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Conte, Italia aperta a tutti: “Valdifiori? Un esempio. Balotelli, nessuna preclusione”

Il Ct azzurro non esclude nessuno dalla Nazionale ma le ultime scelte evidenziano come vi sia chiaro l’intento di puntare di volta in volta sui giocatori più pronti. Senza guardare al nome, alla fama, al palmares. E così i vari Valdifiori, Soriano e Eder si ritrovano allo stesso livello dei Balotelli, Osvaldo o Giovinco. Oggi esclusi.
A cura di Alessio Pediglieri
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"Con me non conta il curriculum ma chi dimostra di aver voglia di giocare in Nazionale". Antonio Conte apre l'ufficio di collocamento dell'Italia senza dar peso alla carriera e alle esperienze accumulate negli anni da parte dei giocatori che potrebbero fare al caso della Nazionale. Vittorie, gol, fama: tutto conta poco, pochissimo, quasi nulla di fronte alla dimostrazione pratica di voler svolgere la professione di calciatore seriamente, giorno dopo giorno, prima con il proprio club e poi – eventualmente – in Azzurro. Le ultime convocazioni per la doppia sfida Bulgaria-Inghilterra hanno parlato chiaro a tutti: nessun senatore intoccabile, nessuna garanzia ma nemmeno nessuna esclusione a priori. Un libero mercato, fatto di concorrenza leale e di meritocrazia che non guarda al cognome altisonante o al palmares. E così capita che nell'Italia 2.0 di Conte ci sia posto per i Valdifiori, i Soriano, i Vazquez, mentre i vari Balotelli, Osvaldo, Giovinco, restino a guardare da lontano chiedendosi il perché di così scarsa considerazione.

La premessa è necessaria: è evidente che delle scelte debbano venir fatte e che c'è un numero chiuso per poter entrare in Nazionale. E quindi non può arrivare sempre e comunque lo stesso gruppo, ma è pur vero che tra i convocabili non ci sono preferenze, priorità, prime o seconde scelte. Tutti alla pari visto che poi in campo, nei 90 minuti si deve avere la capacità – e un pizzico di fortuna – per metterci i giocatori che possano fare la differenza. Com'è capitato con Eder e Pellé i bomber di ‘scorta' che alla fine sono risultati più utili dei vari Zaza e Immobile. Insomma, il pensiero di Conte è chiaro e il CT lo ha spiegato prendendo ad esempio la figura di uno dei debuttanti a sorpresa: Valdifiori dell'Empoli. "Valdifiori è un esempio, non guardo il curriculum, guardo chi sta facendo bene e chi merita. Ha fatto un'ottima partita, complimenti a lui che merita di far parte di questo gruppo. Lo stesso vale per Pellè ed Eder, che hanno onorato la maglia".

Messaggio chiaro, soprattutto a chi oggi l'azzurro lo sta guardando dalla tv visto che quest'Italia chiede l'aiuto di tutti ma non dipende da alcun singolo. Così in difesa Ranocchia è messo alla pari di altri senatori come Barzagli, Antonelli e Abate si alternano sugli esterni insieme a Santon, Darmian, Florenzi o a centrocampo spunta Soriano insieme a Verratti e Parolo e in avanti Eder, Gabbiadini o Pellè si sfidano per una maglia con Immobile e Zaza. Tanti attori per un unico scopo, un copione che il Conte regista vuole si segua alla perfezione e che non esclude a priori nessuno: "Io non chiudo la porta a nessuno, non me lo posso neanche permettere. Tutti quelli che dimostreranno in campo di voler vestire la maglia dell'Italia troveranno le porte aperte, compreso Balotelli. Spero giochi di più. Per Giovinco, Osvaldo e Borini, vale lo stesso discorso. Abbiamo bisogno che ci vengano lanciati messaggi importanti, noi saremo pronti a raccoglierli".

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