Nel 2005 Messi poteva essere della Juve

Leo Messi rappresenta senza ombra di dubbio l'incubo numero uno dei tifosi della Juventus. Il numero 10 del Barcellona si è reso protagonista dell'ennesima stagione superlativa e vuole più di tutti il triplete. La strada verso quello che potrebbe essere il terzo e più prestigioso titolo della squadra di Luis Enrique passa proprio dal confronto con i bianconeri che andrà in scena a Berlino il 6 giugno. Allegri e company non possono che sperare in una serata storta della "Pulce" nella finale di Champions League, proprio lui che in stagione ha dimostrato di poter coesistere alla perfezione con Neymar e Suarez per un tridente che rientra di diritto tra i più forti della storia del calcio moderno. E pensare che le cose sarebbero state molto diverse se nell'ormai lontano 2005, Messi avesse indossato un'altra maglia, ovvero proprio quella della Juventus.

A rivelare il tutto ci ha pensato Fabio Capello, che ha rivelato un curioso retroscena di mercato relativo ai tempi in cui allenava i bianconeri. Il tecnico di Pieris ai microfoni di Cadena Ser ha rivelato: "Partecipammo al Gamper 2005 (classico trofeo amichevole estivo, ndr) e, nell'amichevole con il Barça, rimasi colpito da Messi che aveva allora poco più di sedici anni. Vedendolo giocare, capii che si trattava di un calciatore diverso, in grado di fare cose che gli altri non riescono neanche a pensare. La società azulgrana aveva problemi di tesseramento. Così, in un momento in cui il gioco era fermo, mi avvicinai a Rijkaard e gli dissi: ‘Avete già tre extracomunitari e non potete farlo giocare, perché non me lo presti per un anno alla Juventus e poi lo fate tornare da voi?". Il Barcellona però aveva già capito di avere tra le proprie fila uno dei calciatori più forti della storia che venne subito blindato: "Chiariremo la situazione in tre-quattro mesi, perciò non posso farlo".