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Nazionale, Mancini: “Una trattativa delicata. Balotelli? Nessuna garanzia”

Il tecnico jesino conferma il contatto con la Federcalcio per il dopo Prandelli ma non dà certezze. La Juventus ha scelto Allegri per il dopo Conte? Tutto come previsto, i bianconeri non hanno mai contattato il ‘Mancio’
A cura di Alessio Pediglieri
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E' tornato a parlare Roberto Mancini ai microfoni di Sky nella giornata in cui è sfumata per il tecnico jesino l'avventura in bianconero con la Juventus che ha scelto e ufficializzato nell'arco di 24 ore Massimiliano Allegri come sostituto del dimissionario Antonio Conte. Per l'ex tecnico di Inter, Manchester City e Galatasaray resta però aperta la porta della panchina della Nazionale sulla quale il ballottaggio oltre a Luciano Spalletti vedrebbe proprio l'ex allenatore bianconero, al momento libero da impegni e ingaggi costosi. Proprio la questione economica potrebbe essere il vero ostacolo per vedere Mancini ad allenare l'Italia visto che da sempre ha ingaggi altissimi, impossibili da gestire dalla FIGC. Lui però non si sbilancia e svela i retroscena della mancata chiamata juventina e delle reali possibilità di vestire l'Azzurro.

La Juventus non ha mai pensato a Mancini

"La Juventus non mi ha mai chiamato, questa è la verità. Perché costo troppo? Forse. Di certo in questo momento la società ha fatto le sue scelte in un momento delicatissimo sia per i tifosi che per i giocatori. E' evidente che in questi giorni ci sarà un po' di smarrimento vedendo andare via così un tecnico che ti ha fatto vincere negli ultimi tre anni. Bisognerebbe capire cosa sia successo da dentro non dall'esterno dove non si sanno tutte le cose. Motivi di mercato? Forse, certo è che il gap con gli stranieri resta ed è altissimo perché all'estero hanno acquistato e stanno acquistando giocatori fortissimi e campioni che fanno la differenza".

Per la Nazionale trattativa in corso

"Con la Nazionale c'è una trattativa in atto ma non è una questione solamente economica. Certo, c'è da definire anche l'aspetto dei soldi ma come ogni trattativa il discorso è più completo fatta di molti particolari che si devono gestire. Anche il progetto tecnico è essenziale, bisogna analizzare cosa sia successo realmente nel gruppo azzurro in Brasile. Non ho punti fermi, anche su Balotelli che conosco benissimo non potrei dare garanzie: in Nazionale gioca chi sta meglio in quel preciso momento non chi ha fatto bene o potrebbe essere utile. Mario ha le potenzialità e le caratteristiche ma non ci sarebbero corsie preferenziali per nessuno"

Allenare all'estero è meglio

"Allenare all'estero? Ho avuto la fortuna e il piacere di poter sedermi sulle panchine del City e del Galatasaray. Adesso ci si guarda in giro con tranquillità, non ho ambizioni particolari e valuterei tutto in base alle trattative o alle richieste, ma al momento non c'è nulla. Bundesliga o Liga? Il calcio straniero oggi è più allettante del nostro per evidenti motivi non solo economici"

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