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Nazionale, Conte determinato: “Nessuna pietà, chi non merita è fuori”

Il CT andrà avanti sulla propria linea di condotta: nessuno sconto o favoreggiamento, sia per i ‘vecchi’ che per i giovani. E nessuna stella che si senta ‘scontata’. E intanto, Conte incassa la fiducia di Pirlo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Antonio Conte sembra avere già il ‘fuoco dentro' un po' come Andrea Pirlo che non a caso l'ex allenatore della Juventus e oggi neo CT dell'Italia post Prandelli ha ricordato essere parte del progetto perché il centrocampista ha dato la propria disponibilità malgrado avesse paventato dopo i mondiali il suo addio alla Nazionale. Un Conte determinato a non fare sconti a nessuno: chi merita gioca, chi conferma di valere verrà riconvocato. Chi non darà il massimo e non avrà la testa alla Nazionale sarà escluso. Parole chiare e pesanti che arrivano, non a caso, nello stesso giorno in cui a distanza lo sponsor Puma ha lanciato una ‘frecciata' al ct sul ruolo di Mario Balotelli, titolare sulla carta ma non nelle convocazioni di Conte.

Regole ferree, nessuno sconto

Nel pomeriggio si è goduto un super El Shaarawy che ha dato il meglio di sè nel match contro la Lazio, confermando con i fatti la fiducia datagli dl ct. Ciò che Conte si aspetta da chiunque entri nell'orbita Nazionale, mettendosi costantemente in dubbio e non sentendosi mai ‘scontato'. Giovane o veterano che sia, ognumo deve solo concentrarsi a dare il massimo, per il resto ci penserà il Commissario Tecnico che si prenderà le responsabilità del momento. "Chi arriva deve meritare di rimanere in Nazionale altrimenti non avrò pietà per nessuno. Meglio perderne uno o due e conquistarne 25 piuttosto che perderli tutti".

Vecchi e giovani sulla stessa linea

Sia i ‘vecchi' che i ‘nuovi' devono farsi trovare pronti. Senza polemiche né speculazioni. Anche sullo spirito ribelle Balotelli sul quale in queste ore è ritornato il dibattito: "La polemica post-mondiale? Non l'ho visto come uno scontro generazionale. Buffon sa che si vince e si perde tutti insieme e con me sarà sempre così. Non ci sarà né la persona da cui dovremo pendere dalle labbra e neanche quella sulla quale scaricare tutte le responsabilità… per quello poi ci sono io".

Pirlo, già un esempio

Conte non vuole passare di certo come il ct che farà preferenze e i suoi ex giocatori della Juventus dovranno capirlo subito: o si lavorerà per la causa o si resterà esclusi. Un po' come ha dimostrato Pirlo che è tornato sui suoi passi e si è rimesso a disposizione dell'Italia: "Ho voluto sincerarmi che avesse ancora il fuoco sacro dentro. È un combattente come Vidal, mi ha dato disponibilità e mi basta".

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