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Nazionale, Conte: “Assolto? Sì, ma resta l’amarezza di una ferita aperta”

In conferenza il Ct torna sul caso scommesse in cui è stato coinvolto prima dell’assoluzione definitiva. “Non dimentico i 4 anni di sofferenze, questa vicenda avrà sempre il mio volto”. E su Bonucci: “Nessun caso, con la Juve amici come prima”
A cura di Alessio Pediglieri
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In Coppa Italia non giocherà per squalifica ma Leonardo Bonucci resterà insieme ai suoi compagni bianconeri senza raggiungere la Nazionale per lo stage pre Europeo voluto da Antonio Conte. Che pur aveva convocato il difensore bianconero proprio per la sua impossibilità di scendere in campo a Roma contro il Milan. Invece la Juve ha negato il via libera mettendo in difficoltà il Ct che in conferenza stampa ha stemperato il clima, chiudendo la vicenda e provando a parlare solamente di questioni tecniche e di giocatori. Anche se ha tenuto banco, ovviamente, la recente assoluzione nel caso scommesse.

Amara assoluzione

E proprio su questo argomento il Ct non ha voluto regalare soddisfazione a nessuno: malgrado il verdetto favorevole non c'è alcun motivo per festeggiare: "Non dimentico i 4 anni di sofferenza, le perquisizioni, le tv sotto casa, i giustizialisti, l'opinione pubblica contro. Questa vicenda avrà per sempre il mio volto. L'assoluzione non mi fa dimenticare, resta l'amarezza, la rabbia, il dolore di una ferita che rimarrà sempre aperta".

Il caso Bonucci

Poteva essere l'ennesimo caso, ma grazie ad Antonio Conte è già tutto rientrato: Leonardo Bonucci può stare tranquillamente con la Juventus e i suoi compagni in vista della finale di Coppa Italia del prossimo 21 maggio a Roma contro il Milan. Anche se la squalifica lo obbligherà a non poter scendere in campo la società campione d'Italia ha preteso che restasse in gruppo seguendo i compagni a Roma. Niente stage e per Conte una considerazione amara: "Penso che nessuno abbia sbagliato, io ho convocato il giocatore perché squalificato e volevo averlo in ritiro. Ne abbiamo preso atto tutti, nessun problema: amici come prima".

La quadratura del cerchio

Dopotutto Bonucci non è tra color che stan sospesi. E' un punto fisso della Nazionale di Conte, un perno della difesa e anche se salta uno stage, anche se importante, non cambierà nulla. Non è così invece per molti altri perché nella testa di Conte ci sono moltissime informazioni da far quadrare in vista delle convocazioni ufficiali e trarre le scelte migliori. Tra infortuni, cali di rendimento, stati psico-fisici differenti ogni candidato alla maglia azzurra è sotto esame e lo stage servirà proprio per fare una prima fondamentale cernita: "Cercheremo di trovare una migliore situazione perché dobbiamo far fronte a problematiche capitate nell'ultimo periodo tra infortuni e giocatori che hanno perso il posto nella sua squadra di club. Tutte cose che io dovrò valutare, perché in due settimane non si può pensare di rimettere in forma giocatori che l'hanno persa".

Infine, un pensiero proprio a chi la Nazionale l'ha già persa a causa di infortuni gravi, come Marco Verratti e Claudio Marchisio: "Le loro assenze hanno complicato di molto i piani, anche dal punto di vista tattico, cercheremo di partire da alcune certezze. Questo incontro è per me fondamentale perché lo sfrutterò per fare delle valutazioni e vedere ragazzi che sono sicuramente di grande prospettiva per la nazionale per capire se nel presente possono dare qualcosa".

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