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Napoli show: goleada ed ennesima umiliazione per l’Inter

Al San Paolo gli azzurri hanno scherzato gli uomini di Pioli dal primo all’ultimo minuto. Due gol in 5 minuti, grazie a Zelinski e Hamsik. Un altro gol al 7′ della ripresa, con Insigne. In mezzo, altre occasioni, gioco in velocità e aggressivo davanti ad un’Inter al limite dell’imbarazzo, che esce dal campo a testa bassa e senza alcuna ulteriore scusante.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'Inter alza bandiera bianca: Stefano Pioli conosce l'amarezza della disfatta, che aveva già accompagnato Mancini e de Boer. Nerazzurri imbarazzanti, brutti, distratti. In quella che doveva essere la partita della svolta, è uscito a testa alta solamente il Napoli in vantaggio 2-0 dopo 5 minuti del primo tempo. sul 3-0 al 7′ della ripresa. Una prova di qualità e forza degli uomini di Sarri che non hanno fallito l'occasione di ritrovare vittoria e morale. Per l'Inter, semplicemente la conferma che lo psicodramma potrebbe essere solamente all'inizio e il povero Pioli rischia di esservi tirato in mezzo senza possibilità di risolvere la situazione.

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Una partita il cui titolo è chiaro: vietato sbagliare. Per Napoli e Inter è la sfida diretta a non cadere giù dalla torre della rincorsa alla Zona Europa, perché chi perde è perduto. La classifica non ammette sconti né distrazioni e così al San Paolo si attende gran spettacolo e sfida a viso aperto. Ma a partire alla grande è proprio la squadra di Sarri che nel giro di 5 minuti si ritrova sul facilissimo 2-0: due tiri, due gol. Handanovic non fa i soliti miracoli, la difesa compie tutti gli errori possibili e così prima Zelinski e poi capitan Hamsik ringraziano infilando la porta nerazzurra due volte.

Un inizio disarmante da parte dei nerazzurri di Pioli che manifestano ancora una volta una pessima tenuta mentale, sbagliando completamente l'approccio all'incontro e provando a reagire solo contando sui nervi e la disperazione per evitare l'ennesima brutta figura stagionale. I padroni di casa, giustamente, provano a rallentare e a verticalizzare in modo improvviso lasciando spazio e gioco agli ospiti costretti al forcing. Reina al 20′ toglie la palla a Icardi nella migliore occasione da gol per l'Inter che resta schiacciata sotto di due reti.

L'Inter prova a insistere, Reina fa il campione in un paio di occasioni su Icardi, ispirato ma non abbastanza per accorciare le distanze con il Napoli che gode di spazi enormi in mediana dove i centrocampisti nerazzurri vengono puntualmente superati in velocità con fraseggi che permettono a Insigne e compagni di presentarsi spesso e volentieri davanti ad Handanovic.

Le statistiche del primo tempo al San Paolo
Le statistiche del primo tempo al San Paolo

Il secondo tempo vede i nerazzurri con un Banega in meno in campo e un Eder in più. Baricentro più avanti, spinta maggiore e una squadra che riesce a schiacciare il Napoli nella propria area di rigore nei minuti iniziali. Azzurri in difficoltà ma sempre perfetti quando è il caso di ripartire in verticale con la velocità dei suoi uomini che con passaggi precisi si trovano spesso e volentieri davanti ad Handanovic.

Mentre i nerazzurri danno segnali di ripresa, è il Napoli però a sfondare e a trovare il tris: tocca a Insigne superare Handanovic superandolo faccia a faccia al 7′ della ripresa, con un preciso tiro in porta. Nerazzurri ko e sotto shock, in missione disperata e a rischio goleada. Pioli prova a cambiare ancora, togliendo un improponibile Kondogbia – inqualificabile assente in campo – per Joao Mario con il portoghese che fa il playmaker basso permettendo a Perisic e Candreva di spingere di più sulle fasce e lasciando maggior libertà a Brosovic.

L'Inter però è in barca completa: il Napoli gioca a memoria come nei tempi migliori, scherzando la difesa nerazzurra e costringendo Handanovic a superarsi per evitare un passivo disastroso. Una prova negativa su ogni fronte, dove il solo Icardi prova a svegliarsi dal torpore generale cercando ripetutamente il gol, senza riuscirci. Uscendo dal San Paolo a testa bassa con la consapevolezza di aver rimediato l'ennesima brutta figura stagionale.

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