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Sarri ha conquistato anche Higuain. Il nuovo Napoli in un abbraccio

Il Pipita è sempre più al centro del progetto tecnico dell’ex tecnico dell’Empoli. In sette partite, 5 gol e 3 assist, capace di segnare e far segnare i compagni offrendo prestazioni sempre migliori. Da possibile croce di Sarri è diventato la delizia di un tecnico che ha sdoganato gli ultimi indugi abbracciando a bordo campo il giocatore a San Siro.
A cura di Alessio Pediglieri
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Gonzalo Higuain poteva essere la spada di Damocle sulla testa di Maurizio Sarri e invece si è rivelato in questo inizio stagione l'alleato più importante per il tecnico ex Empoli atteso dai tifosi e dalla critica alla prova Napoli. Che sta superando a pieni voci con la classica dimostrazione che si racchiude in un adagio tanto antico quanto vero: il lavoro paga, sempre. Così anche il Pipita non ha avuto alcun problema nell'adattarsi alle scelte di Sarri, mettendosi a disposizione nello stesso momento in cui il tecnico ha chiesto sacrificio e pazienza. E venendo ricambiato da una squadra che diverte l'ex Real, sempre al centro della manovra al di là dei gol. Come a Milano nel poker contro il Milan dove Higuain non ha segnato ma ha deliziato tutti con tocchi di gran classe e giocate da campione. Con cui si è guadagnato la standing ovation di San Siro e l'abbraccio con Sarri a bordo campo.

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Segno di una condizione psicofisica perfetta, dei singoli e del gruppo. Segno che il vento è cambiato e sta cambiando ancora. Segno che l'era Benitez è già un ricordo sbiadito pronto a essere dimenticato. Perché questo Napoli è una concreta realtà, non un sogno né un'illusione. La Lazio, la Juventus, il Milan: tutte le big incontrare fino ad oggi hanno conosciuto la legge del Napoli. Che sempre più spesso porta la firma del Pipita, primo marcatore della squadra insieme a Lorenzo il Magnifico.

Cinque gol in sette partite, più tre assist. Passo falso iniziale contro il Sassuolo al debutto, il Pipita ha sempre messo lo zampino nelle gare del Napoli e quando non lo ha fatto (contro il Carpi) è arrivato solamente un pareggio. Contro la Sampdoria, due reti e prima doppietta stagionale, altri due gol nel 5-0 rifilato alla Lazio, un gol e un assist nel 2-1 contro la Juventus, un assist nel poker al Milan. Un giocatore ritrovato, in schemi nuovi dove però è divenuto ancor più protagonista e finalizzatore del gioco di squadra. Anche per merito di Insigne, trequartista eccellente e rifinitore perfetto per le giocate di Higuain. Una coppia quasi perfetta, che è cresciuta gara dopo gara, capace di segnare e far segnare i compagni.

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