Napoli, il Comune ha approvato la delibera per il restyling del San Paolo
La conferma ufficiale è arrivata grazie alla decisione della giunta comunale che, nell'ultima riunione, ha approvato la delibera per i lavori di ristrutturazione dello stadio "San Paolo". Proposta dall'assessore allo Sport Ciro Borriello, la delibera conferma il programma triennale dei lavori pubblici 2016/2018 e l'accensione del mutuo, presso l'Istituto per il Credito Sportivo, per finanziare i lavori dell'impianto. Come evidenziato dalla nota comunale, i lavori comprenderanno "l'adeguamento dell'impianto sportivo alle attuali disposizioni calcistiche internazionali impartite dalla UEFA – Champions League, la permanenza delle condizioni di certificazione di rispondenza degli impianti, la riqualificazione degli impianti idrici ed antincendio, l'ottemperanza ad alcune recenti prescrizioni impartite da vari Organi di controllo (Gruppo Operativo Sicurezza, Commissione Provinciale Vigilanza., Questura ecc.) e il rilascio delle varie autorizzazioni di esercizio e/o agibilità e loro permanenza in validità".
"Tra fine giugno e luglio inizieranno i lavori più importanti. Sono pronti 25 milioni di investimento e 2 anni di lavori per lo stadio – ha ammesso il sindaco, De Magistris, ospite di Piuenne – Saranno rifatti i bagni, i sediolini come da normativa Uefa e gli spogliatoi oltre alle misure di sicurezza". E' solo una prima parte di lavori che dovrebbero trasformare il ‘vecchio' impianto di Fuorigrotta (ammodernato in occasione di Italia '90) in una struttura più funzionale e a norme rispetto alle prescrizioni della Federazione. "Abbiamo ottenuto un mutuo dal credito sportivo. Con il Napoli abbiamo lavorato per eliminare le distanze, siamo pronti per ridare uno stadio migliore alla città".
A inizio aprile l'ultimo vertice
La tanto discussa vicenda dello stadio San Paolo, sembra essere arrivata all'importante conclusione. Il Comune di Napoli, infatti, aveva spiegato al club partenopeo il progetto per l'iniziale restyling dell'impianto di Fuorigrotta e, come riferito dal quotidiano "Il Mattino", c'era stato anche un vertice in Comune tra il sindaco Luigi De Magistris e il presidente Aurelio De Laurentiis nel quale il primo cittadino aveva illustrato al patron i lavori che l'amministrazione comunale intendeva portare a temine nei prossimi mesi. Grazie al mutuo concesso dal Credito sportivo, circa 25 milioni di euro, e all'impresa incaricata dei lavori (la "Napoli Servizi S. p. A."), Palazzo San Giacomo ha intenzione di installare i nuovi sediolini (che saranno rigorosamente azzurri) anche nei settori inferiori alle curve: un primo ritocco all'impianto, in vista della prossima Champions League e delle Universiadi: in programma a Napoli nel 2019.
L'Uefa vigila sui lavori
Dopo le polemiche sollevate da De Laurentiis, che mesi fa definì il San Paolo "un cesso", e dopo l'avallo anche del presidente del Consiglio Renzi, la città di Napoli può dunque tirare un sospiro di sollievo per la delibera della giunta comunale e per le precedenti parole di De Magistris. Così com'è messo, infatti, il San Paolo risulta essere fuori dagli standard imposti dall'Uefa ed il rischio è quello di dover giocare le prossime partite europee in uno stadio diverso da quello attuale.
I lavori per la sostituzione dei sediolini, che saranno più grandi e più comodi, dovrebbero cominciare dopo il termine del campionato in modo da essere completati per l'inizio della nuova stagione. Nel summit, dove si era anche parlato dei lavori per i bagni e per gli impianti, l'amministrazione comunale aveva spiegato al club azzurro le modalità dell'intervento che comprenderanno anche il rifacimento e l'impermeabilizzazione delle gradinate: lavori necessari prima della vera e propria installazione dei nuovi sediolini azzurri.
