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Napoli, Milik e la panchina: “Capisco Sarri e le sue scelte vincenti. Ma torno titolare”

L’attaccante polacco è rientrato in squadra ma non in campo. Merito degli exploit di Mertens e Insigne attualmente insostituibili. Milik lo sa e non crea problemi: utilizza la panchina per trovare la forma migliore per tornare titolare e non uscire più.
A cura di Alessio Pediglieri
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Doveva rientrare ad aprile dal gravissimo infortunio al ginocchio e invece ha fatto la sua ricomparsa sui campi da calcio già a fine febbraio: Arkadiusz Milik si sta riprendendo il Napoli, ma con qualche contrattempo in più rispetto al previsto. Non per ricadute o nuovi problemi fisici ma semplicemente perché questa squadra riesce ad esprimere ottimo calcio anche senza di lui, grazie alle soluzioni adottate da Sarri. Che permettono al bomber polacco di poter ritrovare con più calma la forma fisica migliore accettando la panchina. Per il momento.

L'oro di Sarri – E' un Napoli formato Champions che non molla il passo alla Roma con cui ha intrapreso un testa a testa per il secondo posto destinato  a durare fino a fine stagione. Merito delle soluzioni tattiche di un Maurizio Sarri che davanti all'infortunio gravissimo di inizio stagione di Milik non si è tirato indietro, scegliendo un assetto offensivo rivoluzionario rispetto alle idee iniziali: un tridente di brevilinei, trequartisti e laterali senza alcun riferimento in area di rigore. Risultato? La migliore stagione di Mertens, e la coppia d'esterni Insigne-Callejon più prolifica dell'intera serie A.

Panchina a tempo – Tutto questo, Milik lo sa e di buon grado accetta la panchina. A tempo, però, perché se è vero che tutto funziona non può essere che lui debba restare fuori dal giro ancora a lungo: "Avevo bisogno di tempo per tornare in condizione, è stato necessario allenarsi molto e sto continuando a farlo. Sono pronto per giocare, ma certe cose richiedono tempo e devo ancora lavorare. Voglio tornare a giocare, ma capisco l'allenatore. E' difficile per lui cambiare, visto che negli ultimi mesi le cose sono funzionate così bene: Mertens sta facendo benissimo nella mia posizione. Io non sono paziente, ma devo esserlo, pensare alla squadra e all'obiettivo comune di andare in Champions".

Nessun rientro forzato – L'occasione potrà però permettere al polacco di ritrovare la forma fisica ottimale senza dover affrettare tempi rispettati al meglio, anche se l'anticipo al rientro ha destato qualche dubbio sulle sue reali condizioni attuali: "Non sono tornato troppo presto, è tutto a posto. Sto bene e il medico mi ha dato l'ok per tornare ad allenarmi con regolarità. Grazie al mio impegno, ho fatto palestra anche in casa senza sovraccaricare le ginocchia. Non ci sono stati problemi e adesso sono tornato. In panchina, ma tornato"

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