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Napoli, il tormento di Sarri: la sua squadra gioca bene, ma non segna

Anche contro la Lazio, la squadra partenopea ha fatto una buona partita ma non è riuscita a concretizzare per quanto ha prodotto. L’assenza di Milik pesa e le alternative al polacco non convincono.
A cura di Alberto Pucci
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E' stata piena di rimpianti, l'ultima notte passata a Fuorigrotta dai tifosi del Napoli. Il pareggio contro la Lazio non è infatti andato giù al popolo napoletano: felice di come ha giocato la squadra di Sarri, ma deluso dalle difficoltà offensive messe ancora una volta in mostra da Mertens e compagni. I problemi in attacco, ingigantiti dalla mancanza di Milik, sono sempre più un caso nello spogliatoio partenopeo. Reduce da due sconfitte, un pareggio e due vittorie, nelle ultime cinque partite di campionato, il Napoli ha perso punti importanti e si è visto scavalcare in classifica dalla stessa Lazio e anche dal Milan di Montella che, paradossalmente, ha segnato meno dell'undici campano. Se è vero che la prima regola per vincere è "non prenderle", è però altrettanto importante riuscire a tradurre in gol il lavoro della squadra: cosa che il Napoli fatica a fare.

Sarri chiede un attaccante di peso

I numeri, sempre impietosi, sono una magra consolazione per il Napoli. Con la Lazio gli azzurri hanno dominato nel possesso palla (65,1% contro 34,9), nel dato relativo ai passaggi tentati (686 a 371, con una media positiva dell'87,2%), nei calci d'angolo e nelle conclusioni totali verso lo specchio della porta: 18 contro le 7 della squadra di Simone Inzaghi. Il grande lavoro prodotto dalla squadra, è stato però mal gestito dal reparto avanzato. Lo sa bene anche Aurelio De Laurentiis che, nel prossimo mercato invernale, dovrà cercare di rimediare al problema della sua rosa: ad oggi senza una riserva credibile del bomber polacco. Gabbiadini ha infatti sino ad ora deluso, e lo stesso Mertens è stato più volte adattato in un ruolo non suo. Il record negativo "conquistato" contro la Lazio (solo sette tiri effettuati nel primo tempo), è più di un campanello d'allarme. Occorre un drastico e immediato cambiamento di rotta, per evitare di rovinare ciò che di buono ha costruito Sarri in questi mesi.

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