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Napoli, Higuain atteso in ritiro. Il futuro in una clausola

L’argentino sarà regolarmente in ritiro lunedì, ma il suo futuro resta in bilico. La clausola “scade” il 31 luglio, dopo potrà liberarsi solo pagando una penale. Psg, Chelsea ed Arsenal attendono.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Parte il conto alla rovescia per conoscere il futuro di Gonzalo Higuain: l'argentino, per adesso, è atteso in ritiro per il 25 luglio a Dimaro, come da accordi con il Napoli. Ma nel giro di una settimana molto (o tutto) può cambiare: ufficialmente, il Napoli è stato chiaro, e cioè che il Pipita da Napoli non andrà via se non per l'intera clausola rescissoria (quasi 95 milioni di euro). Finora l'argentino, così come il fratello-procuratore, non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali, e tutte le notizie di presunti accordi con la Juventus sono solo voci, sempre smentite da entrambe le società.

Ma che il Pipita abbia "rotto" con il Napoli è un dato di fatto: non con la gente, né con la squadra, ma solo con la società o meglio ancora con il Presidente. Tre anni fa, terminata l'era Mazzarri, arrivò Rafa Benitez e portò a Napoli diverse novità internazionali: Callejon, Mertens, Reina, Albiol ma anche e soprattutto Higuain. Ma dopo un anno i rapporti divennero difficili: il tecnico spagnolo accusava la società di non avere un progetto duraturo ed a fine stagione salutò per andare al Real Madrid. Sarri è riuscito, in parte, a ricucire lo strappo: Higuain è rinato, ed il rapporto con il calciatore è idilliaco.

Gonzalo Higuain, il rendimento 2015/2016 (Transfermarkt)
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Napoli, il "progetto" che non convince

Il progetto, tuttavia, è ancora nell'occhio del ciclone: il Napoli, in piena corsa per lo scudetto lo scorso anno dopo aver vinto il titolo di campione d'inverno, invece di rafforzarsi si adagiò sugli allori ed alla fine la Juventus compì il sorpasso, vincendo il campionato in volata. E quest'anno la storia si ripete: gli arrivi di Tonelli e Giaccherini (Santon è saltato, Donati è vicino), non convincono l'entourage dell'argentino. E così si è arrivati nuovamente ai ferri corti. Tanto che il presidente non ha neppure offerto il rinnovo al calciatore, ed è paradossale visto che il contratto scade il 30 giugno 2018.

La volontà di chiudere i rapporti, insomma, è bilaterale: ma il Napoli per ora fa scudo dietro la maxi-clausola rescissoria da 94 milioni e 736.000 euro. Non sono bruscolini, ma c'è una ulteriore clausola che potrebbe "sbloccare" la vicenda: l'offerta può arrivare entro il 31 luglio, termine massimo per l'attivazione della clausola. Dopo, ci sarebbe da pagare un'ulteriore penale per liberarsi: l'obiettivo del Napoli, insomma, è "costringere" il calciatore a rompere ufficialmente con la società. Ma l'argentino, trinceratosi nel silenzio, sarà regolarmente in ritiro il 25 a Dimaro: là deciderà con calma il suo futuro. Nessun problema con tifosi e squadra: se rottura ci sarà, la "colpa" sarà nel pessimo rapporto con il presidente. Arsenal, Paris Saint-Germain e Chelsea stanno a guardare: i Gunners, per ora, restano i grandi favoriti, potendo offrire subito 60 milioni più il cartellino di Giroud. Ma ci sarà ancora tempo per discutere.

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