Napoli, Hamsik promette: “Porterò il club più in alto possibile”
E' bastata una visita del giocatore partenopeo, al padiglione della Slovacchia, per rendere ancora più rovente il clima intorno all'esposizione universale di Milano: già bollente per il caldo milanese e per la marea umana che, quotidianamente, passa la giornata tra i vari padiglioni. Invitato dai suoi connazionali, Marek Hamsik è arrivato nell'area dedicata al suo paese concedendosi al rito degli autografi e dei "selfie" con i tifosi napoletani presenti. Un'ospitata importante, anche per confermare la sua volontà di non lasciare Fuorigrotta ed il suo amore verso la maglia azzurra: "Sono contento per quello che sono riuscito a fare in tutti questi anni – ha dichiarato "Marechiaro" ai colleghi del Corriere dello Sport – Mi piace il fatto di essere diventato un simbolo di Napoli. Lavoro per migliorare ancora e per portare la squadra più in alto possibile". L'happening milanese ha avuto, ovviamente, anche un risvolto culinario…tema che non ha colto di sorpresa il trequartista della squadra di De Laurentiis: "La cucina napoletana? E' la migliore, è unica – ha spiegato Hamsik – Mi piace la pizza, la frittatina e la mozzarella".
Chiuso il capitolo Rafa Benitez, il Napoli è ora curioso di conoscere i nuovi metodi di Maurizio Sarri: l'ex allenatore dell'Empoli che, a breve, farà il suo esordio con la tuta azzurra nel ritiro estivo di Dimaro. Con il tecnico campano, Marek Hamsik dovrebbe ritrovare fiducia, minuti in campo e, soprattutto, un ruolo a lui più congeniale: quello del rifinitore dietro le punte. Per lo slovacco gli ultimi sono stati mesi difficili. Tra infortuni ed incomprensioni con Benitez, Hamsik non è riuscito a fare la differenza come molti tifosi si aspettavano. "Avrei voluto giocare di più. L'addio di Benitez? L'ho preso con professionalità, ma non so se fossi rimasto in caso di sua conferma", ha dichiarato il giocatore pochi giorni dopo la partenza per Madrid del suo ex tecnico. Ora comincia una nuova avventura per Hamsik, e tutti i tifosi si augurano che il "mago" Sarri sappia risvegliare il genio dell'idolo del San Paolo.
