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Napoli, Eagles campioni d’Europa di Subbuteo

In attesa di festeggiare sul campo, la città campana esulta grazie al tocco fatato delle dita degli “Eagles”: club che si è aggiudicato la Champions League di Subbuteo.
A cura di Alberto Pucci
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Lo chiamano il "Maradona del Subbuteo", e chi lo conosce può testimoniare che con le dita fa i numeri così come il grande Diego faceva con i piedi. Si chiama Massimo Bolognino ed è il presidente/giocatore degli "Eagles": storico club di Subbuteo che, da qualche ora, si è laureato campione d'Europa di calcio tavolo. Il Subbuteo, che ha entusiasmato diverse generazioni, continua infatti ad appassionare e a divertire. Per molti non è più un semplice gioco, ma una vera "professione"…come quella dei calciatori reali. Nelle scorse ore, a Frameries, in Belgio, si è conclusa la competizione continentale di Subbuteo: torneo che ha visto la squadra italiana trionfare sui belgi dello Charleroi per 2 a 1. Gli azzurri, che sono arrivati in finale dopo aver battuto nel derby tutto "tricolore" la Reggiana con un netto 3 a 1, hanno dovuto fare a meno proprio del loro giocatore di punta: rimasto a Napoli, poiché squalificato. Con il successo colto in Belgio, la squadra campana ha scritto per la terza volta il proprio nome nell'albo d'oro della competizione, riportando la coppa dalle grandi orecchie sotto il Vesuvio.

Squadra invincibile – Insieme agli Eagles Napoli, erano diverse le squadre italiane presenti nella competizione: Perugia, Stella Artois Milano, Reggio Emilia e Fiamme Azzurre Roma, con la selezione di Pisa che, all'ultimo momento, ha dovuto rinunciare e dare forfait. Tra le formazioni europee, ha deluso il fortissimo Mattersburg che, retrocesso in Europa League dopo la sconfitta, si è però rifatto battendo in finale i cugini viennesi del Wiener Neustadt e diventando l'unico club europeo ad aver vinto tutte le maggiori competizioni a squadre del mondo. La squadra degli Eagles Napoli, campione d'Europa, è composta dallo "straniero" Nicos Beis (nato in Grecia), dal pescarese Massimiliano Nastasi e dai giovanissimi fratelli Luigi e Marco Di Vito (18 e 14 anni): un mix di talento ed esperienza che, per l'ennesima volta, ha trionfato nel torneo più prestigioso. Proprio i due fratelli, entrambi nati a Napoli, hanno voluto festeggiare il successo con una dedica speciale: "Questa vittoria è un messaggio positivo, per chi crede che dalle nostre parti ci sia solo delinquenza – hanno ammesso – Adesso puntiamo al Triplete. Nel 2014 abbiamo già vinto scudetto e Champions League. Ora vogliamo anche la Coppa Italia”.

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