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Napoli, De Laurentiis: “Tifosi azzurri piagnoni. Innamorati o criaturi?”

Il presidente del Napoli fa il punto sul momento difficile della squadra rispondendo anche allo scetticismo dei tifosi a pochi giorni dalla finale di Supercoppa italiana.
A cura di Marco Beltrami
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"Un Natale stupefacente" è il titolo dell'ultimo film prodotto da Aurelio De Laurentiis, ma potrebbe anche rappresentare la maggiore speranza dei tifosi per le prossime festività natalizie. Il popolo partenopeo infatti si augura che Higuain e compagni, reduci da un periodo negativo e dalla pesante sconfitta contro il Milan, si risollevino nella finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus in programma il 22 dicembre. In occasione della presentazione del suo ultimo film il presidente De Laurentiis ha fatto il punto sul momento della squadra. Fiducia massima nel gruppo e nel tecnico Benitez, che sono stati spediti in ritiro forzato all'indomani del ko con i rossoneri: "Con Lavezzi e Cavani prima, e Higuain, Callejon e Mertens ora – riporta Marte Sport Live – il nostro processo di internalizzazione è ormai consolidato e passa anche per un allenatore indiscutibilmente straordinario come Rafa Benitez. Europa League? Apparentemente siamo stati abbastanza fortunati rispetto alle altre squadre italiane e ai precedenti nostri sorteggi. Adesso abbiamo tempo per rinforzarci mentalmente e come organico, e a febbraio saremo pronti sia per affrontare il Trabzonspor ma anche per ripartire in campionato e in Coppa Italia per fare l'ultima parte di stagione al meglio delle proprie possibilità".

Pubblico napoletano ammalato di "piagnonismo"

Il presidente del Napoli ha risposto per le rime anche ai tifosi, che hanno manifestato il proprio scetticismo nei confronti della formazione azzurra dopo i risultati stagionali. Parole che sicuramente non faranno piacere ai sostenitori partenopei: "Spesso il pubblico napoletano è ammalato di ‘piagnonismo'- riporta Marte Sport Live – Io che non per natura non sono un piagnone dico che bisogna giudicare le cose alla fine e trovo anche scorretto e ingiusto stare dalla parte di chi è forte quando è forte, e di abbandonare chi è ancora forte nel momento in cui sembrerebbe più debole. E' come se uno che è innamorato di una donna bellissima l'abbandona per un raffreddore per paura di prendere la febbre. Sembra a pazziella mmane e creature: i nostri tifosi sono criaturi o sono realmente innamorati? Io non mollerò mai il Napoli a nessuno, lasciatemi lavorare".

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