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Napoli addio, Benitez: “Voglio lasciare battendo la Lazio e con la Champions”

Nella conferenza stampa congiunta con il presidente De Laurentiis il tecnico spagnolo annuncia la fine della sua esperienza col Napoli. Il massimo dirigente conferma anche la partenza del direttore sportivo Bigon.
A cura di Maurizio De Santis
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Nessuna domanda sul futuro di Rafa Benitez, solo l'annuncio che era nell'aria da tempo: il tecnico spagnolo lascia la panchina del Napoli dopo l'ultimo atto della stagione, domenica sera contro la Lazio. Un match che vale una stagione perché in ballo c'è la qualificazione alla prossima Champions League (sia pure passando prima attraverso i playoff) e con essa i milioni preziosi per gli investimenti. "Avevo due anni di contratto – ha ammesso il tecnico -, il mio rapporto con il Napoli finisce dopo la gara con la Lazio e ringrazio il presidente, la città e tutti per quanto avete fatto per me. Il mio ciclo finisce, voglio finirlo bene e per farlo dobbiamo vincere l'ultima partita così da qualificare la squadra alla prossima Champions".

Sarà rifondazione considerato che ad abbandonare il quadro tecnico-dirigenziale sarà anche il direttore sportivo, Bigon, la cui avventura sotto il Vesuvio terminerà dopo un'esperienza di 6 anni. "Dopo sei anni ha voglia di cambiare aria. Io l'ho lasciato libero anche se aveva un altro anno di contratto". Rifondazione, però, è una parola che il massimo dirigente dei partenopei sostituisce appellandosi alla cosiddetta prosecuzione del percorso di crescita. "Per il sesto anno consecutivo siamo l'unica squadra italiana che continua a essere in Europa – ha aggiunto De Laurentiis -, il processo di internazionalizzazione è andato avanti. Dal punto di vista economico abbiamo 1/3 delle risorse del Milan, del Borussia Dortmund e della Juventus. Noi e la Juventus siamo le uniche squadre italiane ad aver vinto due trofei. Due anni fa eravamo 46esimi nel ranking Uefa, oggi siamo al 20esimo posto davanti a Roma, Milan, Inter, Liverpool, Siviglia. Nel club world ranking dell'IFFHS siamo settimi, dietro solo a Real, Barcellona, Atletico Madrid, Juventus… Non ci siamo mai tirati indietro, tant'è vero che quest'anno chiuderemo il bilancio con una perdita di 20 milioni".

Chi sarà il nuovo tecnico? De Laurentiis evita ogni riferimento alla nazionalità del prossimo allenatore… "Deve essere uno che sposa le mie idee così come ha fatto Benitez, quando lo incontrai a Londra mi offrì subito un caffè e sembravamo amici da vecchia data. Quando si saprà il nome del nuovo allenatore? Credo presto… ma lasciatemi lavorare. Per evitare il disgustoso toto-allenatore e non fa bene neanche a voi riapro i miei rapporti con i media. Sarò un libro aperto".

Stadio e settore giovanile, priorità in agenda. "Il 31 maggio presenterò in Comune il progetto di fattibilità dello stadio che mi auguro di poter realizzare in 16-18 mesi. Dopo 11 anni voglio costruire il centro per la Primavera sulla base di quello che hanno i più grandi club d'Europa. Il Barcellona per anni non ha vinto nulla, poi dalla cantera ha iniziato a tirare fuori i Messi e ha iniziato a vincere, vincere, vincere. Poi, però, bisogna tenere contro che Napoli non è un territorio facile…".

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