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Napoli, 5 buone ragioni per recuperare Insigne

Il ‘magnifico’ vive un momento difficile: dalle polemiche per il rinnovo del contratto che tarda ad arrivare fino ai fischi e al rigore fallito in Champions. Ma Lorenzo è una risorsa per gli azzurri, ecco perché.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Lorenzo Insigne è sicuramente il simbolo di questo periodo nero per il Napoli targato Maurizio Sarri. Un inizio di stagione non proprio esaltante per il funambolo di Frattamaggiore che dopo 8 gare ufficiali in campionato e 3 in Champions League non ha ancora siglato il suo primo gol stagionale. Dopo l’errore dagli undici metri con il Besiktas e la sostituzione condita dai tanti fischi del pubblico napoletano, ecco che riaffiora lo spettro di un “mal di pancia” del calciatore, ma soprattutto del suo procuratore, per il mancato rinnovo con adeguamento del contratto con il Napoli che ne condiziona le prestazioni. La società sembra essere stufa di questo atteggiamento e a questo punto allora sorge spontanea una domanda: fa davvero comodo tenere Insigne a queste condizioni? Scopriamo allora i 5 motivi per cui l’attaccante azzurro farebbe comodo al Napoli in prospettiva futura.

Foto Daniele Montigiani / LaPresse 25-7-2016 Dimaro (Italia) Ritiro Estivo Napoli Nella foto: Insigne, Mertens Photo Daniele Montigiani / LaPresse 25-7-2016 Dimaro (Italy) Pre Season Summer camp Napoli In the photo: Insigne, Mertens

La duttilità tattica

Insigne è quel giocatore capace di sapersi adeguare a diversi moduli. Che sia 4-3-3, 4-3-1-2 (fungendo da trequartista) o anche in un ipotetico 4-4-2 come seconda punta, il 24 del Napoli non sembra aver mai risentito di un cambio di posizione, mostrando sempre grande impegno e sacrificio anche in fase difensiva. L’infortunio di Milik infatti, ha aperto nuovi scenari per provare a rivoluzionare quel 4-3-3 tanto caro a Sarri e magari tentare proprio un 4-3-1-2 con Insigne che sarebbe il “10” perfetto negli automatismi tattici pensati da Sarri per questo modulo.

I movimenti in campo di Insigne contro il Besiktas
I movimenti in campo di Insigne contro il Besiktas (fonte fourfourtwo)

La pressione nel dualismo con Mertens

Il ballottaggio perenne fra i due, ha sempre tenuto sulle spine Dris Martens. Il belga infatti, a differenza di Insigne, ha mostrato più volte un certo disagio nel doversi alternare costantemente con l’attaccante di Frattamaggiore. Dichiarazioni sui giornali, atteggiamenti pochi consoni al comportamento in campo (vedi l’occhiataccia a Sarri dopo la doppietta di Pescara) e spesso anche poco incisivo quando c’è da recuperare il risultato (due settimane fa a Bergamo). Insigne invece sembra molto più sicuro delle sue potenzialità, ma soprattutto rispetta spesso le decisioni dell’allenatore senza troppe polemiche.

Fiore all’occhiello della ‘cantera' azzurra

L’attaccante napoletano è il simbolo di una crescita costante del settore giovanile azzurro che, nel corso degli ultimi anni, sta facendo emergere prospetti interessanti che stanno facendo bene nei vari gironi di Lega Pro e nel campionato di B, come Roberto Insigne, Tutino, Dezi e Nicolao. “Lorenzinho” ha da sempre giurato amore eterno nei confronti del Napoli ed è l’unico calciatore che il club ha fatto crescere, consacrare e fatto esordire in Nazionale dopo il fallimento e la successiva gestione De Laurentiis.

Talento di assoluto valore tecnico

Insigne, probabilmente insieme a Bernardeschi, è uno degli ultimi numeri 10 rimasti in Italia. Un calciatore capace di saltare l’uomo, entrare in mezzo al campo, prendere palla ed impostare il gioco o creare lanci per i tagli di Callejon o l’inserimento dei centrocampisti. Un vero numero 10 in grado di spaccare la partita con una giocata o un colpo da maestro, magari sui calci piazzati. Privarsi di un calciatore così significherebbe ridurre notevolmente il tasso tecnico del Napoli.

Foto LaPresse - TanoPress 26/04/2015 Napoli (Italia) Sport Calcio Napoli-Sampdoria Campionato di Calcio Serie A TIM 2014 2015 - Stadio San Paolo Nella foto:lorenzo insigne esulta dopo il gol del 3-1 Photo LaPresse - Tanopress 26 April 2015 Napoli (Italy) Sport Soccer Napoli-Sampdoria Italian Football Championship League A TIM 2014 2015 - San Paolo Stadium In the pic:lorenzo insigne esulta dopo il gol del 3-1

Personalità e coraggio

L’errore dal dischetto contro il Besiktas è stato sicuramente un episodio fondamentale per l’esito finale della gara che, in caso di gol da parte di Insigne, avrebbe potuto prendere una piega del tutto diversa. Ma c’è da sottolineare un aspetto importante. La palla calciata poi da Insigne dagli undici metri, sembrava infuocata, pesante e piena zeppa di pressione. Prima che il 24 del Napoli, si prendesse la responsabilità della battuta, c’è stata una sorta di “fuggi fuggi” generale da parte del resto della squadra. E allora ecco la personalità e il coraggio del leader con l’azzurro nel sangue e con la voglia di non perdere quella partita che si è preso la responsabilità di tirare quel calcio di rigore ma che, dopo l’errore e la conseguente sostituzione, non ha potuto nascondere le lacrime per aver dato quel grosso dispiacere alla sua gente.

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