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Murtaza, il bimbo afghano tifoso di Messi, incontrerà la Pulce. E ha già la sua maglia

Il portavoce della federcalcio afghana ha confermato che il bimbo presto potrà coronare il suo sogno: conoscere il campione argentino. “La Federcalcio afghana ha ricevuto e-mail da Leo Messi e dal Barcellona sulla possibilità di organizzare un incontro”. Un primo, bellissimo regalo lo ha già ricevuto: oltre la divisa del Barcellona, quella col numero 10 di Messi sulle spalle, ha avuto in dono anche la casacca della Selecciòn impreziosita dall’autografo della Pulce.
A cura di Maurizio De Santis
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Il piccolo Murtaza mostra la maglia dell'Argentina autografata da Messi (fonte Unicef)
Il piccolo Murtaza mostra la maglia dell'Argentina autografata da Messi (fonte Unicef)

Ricordate il piccolo Murtaza, il bimbo afghano che aveva commosso tutti indossando un sacchetto di plastica a righe bianche e azzurre con il numero di 10 di Messi sulle spalle? Dopo aver ricevuto la divisa ufficiale del Barcellona, col numero magico della Pulce (il suo idolo), adesso indossa anche quella della Selecciòn albiceleste. ma non è una casacca come le altre, ha qualcosa che la rende veramente speciale: ed è la dedica che il cinque volte Pallone d'Oro gli ha scritto accanto all'autografo. Un altro regalo che riempie il cuore del bambino che presto incontrerà il campione sudamericano, come confermato nelle settimane scorse dalla federazione del suo Paese e dallo stesso Barça.

Murtaza con la divisa del Barcellona @barcastuff
Murtaza con la divisa del Barcellona @barcastuff

La storia di Murtaza Ahmadi ha fatto il giro del mondo in un clic.  Il tam tam dell'emozione è partito da lontano, come il battito d'ali d'una farfalla capace di scatenare un uragano altrove. Una tempesta d'emozioni nel sorriso e nel battito di ciglia del ragazzino che negli occhi ha un sogno chiamato ‘Pulce', un sogno che lo accompagna nella povertà e nella solitudine della provincia di Ghazni, Afghanistan. Murtaza gioca in strada orgoglioso della propria divisa posticcia, con quella maglia addosso può sentirsi campione di quel piccolo mondo scandito dalla passione per l'argentino. Quel piccolo mondo illuminato dalla batteria d'auto di papà Muhammad Arif Ahmadi che gli dà corrente per guarda la tv.

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Messi è tutto per Murtaza: è la prima cosa che guarda al mattino quando si sveglia, perché il poster del campione blaugrana è lì che lo attende ogni mattina, quasi fosse una divinità da venerare; la divisa della Seleccion – sì, proprio quella, il sacchetto di plastica che con un po' di fantasia diventa indumento di cui andar fiero – la tiene con sé anche a colazione come un amuleto. Una favola bella, strappa-lacrime e reale che vivrà il lieto fine quando il piccolo tifoso potrà incontrare la stella sudamericana come rilanciato dal quotidiano spagnolo, Mundo Deportivo, da sempre vicino alle vicende dei catalani. Intanto, un primo, bellissimo, regalo lo aveva già ricevuto: è la divisa del Barcellona, quella col numero 10 di Messi sulle spalle, casacca con la quale ha partecipato (per gioco) a un incontro amichevole dell'Under 16 del suo Paese.

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"La Federcalcio afghana (AFF) ha ricevuto e-mail da Leo Messi e dal Barcellona sulla possibilità di organizzare un incontro", ha ammesso il portavoce della federazione, Syed AliKazemi, che ha confermato come l'appuntamento sia già stato organizzato, così da coronare il sogno di Murtaza. "Mio figlio si svegliava spesso nel cuore della notte – ha confessato il padre, contadino – e piangeva perché non aveva la maglia di Messi. Un giorno ho trovato un sacchetto di plastica e ha chiesto ai suoi fratelli di aiutarlo a comporre la maglietta. Loro sono tifosi di Cristiano Ronaldo e mio figlio spesso litiga con loro perché per lui il migliore è solo Messi".

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