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Muro Barça: “Juve, vuoi Mascherano? Costa 100 milioni”

Davanti all’interesse bianconero si è subito innalzato il ‘no’ del club catalano che non ha intenzione di privarsi del centrocampista argentino. Che chiuderà la propria carriera in azulgrana.
A cura di Alessio Pediglieri
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Javier Mascherano non si tocca: il Barcellona ha alzato il muro e ha detto no alla Juventus che voleva l'argentino per il prossimo anno, considerato il perfetto elemento da incastonare in una rosa giovane, per dare esperienza, mentalità vincente e quel tasso di carisma in più che mai non guasta in campo internazionale. E invece, da quanto rimbalza dai media spagnoli, i bianconeri non potranno contare sull'argentino elemento considerato imprescindibile da Luis Enrique che ha imparato ad apprezzarne la duttilità tattica, arretrandolo da centrocampista a difensore aggiunto. Se la Juventus proprio dovesse insistere, il prezzo (sproporzionato a età e valore) è già stato fissato: 100 milioni di euro.

Tripla cifra che non potrà mai essere investita nei confronti di un trentaduenne, per quanto forte egli possa essere. Una tripla cifra che sa di muro eretto per chiudere ancor prima che si apra qualsiasi trattativa. Al Barcellona hanno le idee chiare su Javier Mascherano che è sotto contratto fino al giugno 2018 e blindato da una clausola di rescissione da 100 milioni di euro. Troppi, anche per una pazzia. Se Dybala oggi ne vale 60, Pogba 100, Cristiano Ronaldo 120,  Mascherano non supererebbe i 20. Una cifra congura ma che il Barça ha deciso di non considerare nemmeno.

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Un colpo alle ipotesi tattiche di Max Allegri che sapeva benissimo della difficoltà dell'operazione ma che si è ritrovato immediatamente con un bel nulla tra le mani. Mascherano poteva infatti essere il jolly aggiunto allo scacchiere bianconero. Un uomo di esperienza che avrebbe portato con sé trofei e mentalità vincente. Non che questa Juve non ne abbia, ma sul piano internazionale sarebbe stato il quid aggiunto. Anche da un punto di vista tattico perché l'argentino ha imparato in questi ultimi anni catalani a giocare davanti alla difesa, all'occorrenza anche come centrale, confermando di trovarsi a proprio agio.

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