168 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Mourinho incorona Ronaldo: “Sarebbe un crimine non dargli il Pallone d’Oro”

Josè Mourinho non ha nessun dubbio su chi meriterebbe il Pallone d’Oro 2012 e ne spiega i motivi.
A cura di Marco Beltrami
168 CONDIVISIONI
Mourinho incorona Ronaldo

E’partita la corsa al Pallone d’Oro 2012, e Cristiano Ronaldo può vantare uno sponsor d’eccezione. Il fenomeno portoghese, pronto a contendere il prestigioso premio a Leo Messi e a numerosi outsiders come Iniesta, Drogba, Pirlo , Falcao ecc, può vantare un super tifoso ovvero Josè Mourinho. L’allenatore del Real Madrid in un’intervista rilasciata al quotidiano portoghese A Bola, ha spiegato alla sua maniera il perché CR7 dovrebbe vincere il prestigioso riconoscimento:

“Se Cristiano Ronaldo non vincerà il Pallone d'Oro 2012 sarà un crimine. Al giorno d'oggi è molto più facile essere Messi piuttosto che Ronaldo. Se Cristiano non dovesse vincere il Pallone d'Oro quest'anno è solo perché non è simpatico a chi vota, perché non vende bene la propria immagine o perché rilascia interviste in cui chiede scusa perché ha litigato con un suo compagno in campo. Inoltre quest'anno Ronaldo ha vinto un grande titolo, cosa che invece Messi non è stato in grado di fare. Ovviamente sto parlando della Liga spagnola, non certo di Supercoppe o Mondiale per Club che sono cose troppo piccole. La scorsa stagione la roba grossa l'hanno vinta Chelsea e Real Madrid, non il Barcellona. Ma poi secondo voi è normale che uno lo ha vinto già tre volte mentre l'altro solo una? Vilanova dice che Messi è il migliore del pianeta? Allora Ronaldo è il migliore dell'Universo”.

Parole chiare e numerose stilettate rivolte a Lionel Messi e anche al Barcellona-style Infatti l’ex mister dell’Inter ha voluto dettagliatamente spiegare le differenze tra Ronaldo e la pulce del Barça:

“L'argentino è avvantaggiato perché è cresciuto nel Barcellona, con i giocatori con i quali è stato sempre protagonista. Ronaldo, invece, si è affermato in Inghilterra ed è arrivato in Spagna in una squadra che non vinceva da parecchi anni. Stiamo parlando di un ala che segna come un numero 9, come un attaccante di razza, ma anche di un giocatore che non è protetto da niente e da nessuno da un punto di vista fisico. Per questo, vi ripeto, che oggi è molto più facile essere Messi piuttosto che Cristiano Ronaldo. Per noi non è un'ossessione. Quest'anno ho una maturità diversa, un'altra esperienza. Io non gioco contro qualcuno, io gioco contro me stesso".

168 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views