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Mourinho e l'”obsession” del Barcellona: perde la testa e il vantaggio in Liga

Il secondo pareggio consecutivo dopo 11 successi in Liga fa perdere il vantaggio a due cifre del Real sul Barcellona. Tra nuove polemiche, insulti all’arbitro e risse in campo, Josè Mourinho è di nuovo triste protagonista dimostrando tutta la sua paura verso il club azulgrana, sua autentica bestia nera dai tempi del Chelsea.
A cura di Alessio Pediglieri
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mou vs barca

In quattro giorni il vantaggio in doppia cifra del Real Madrid sul Barcellona si è dimezzato, passando da un rassicurante +10 a ‘soli' 6 punti.
Con una manciata di partite ancora da disputare e uno scontro diretto da affrontare al Camp Nou non ci sono notti tranquille da trascorrere in Casa Blanca. Dopo undici vittorie consecutive che ne avevano decretato l'allungo in vetta alla Liga sono giunti due pareggi che hanno riportato sotto gli eterni rivali trascinati dal solito Messi dei record.

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Contro il Villarreal, 5 espulsioni e insulti all'arbitro – Con il Villarreal è giunto l'ultimo mezzo passo falso condito dalla beffa del gol avversario arrivato al 81′ per l'1-1 finale e dalla sequenza di espulsioni da parte dell'arbitro Paradas Romero che ha alzato il cartellino rosso per ben 5 volte in 10 minuti. Tutte le espulsioni sono arrivate successivamente al pareggio del Sottomarino Giallo e hanno decimato il Real in campo (Ramos, doppio giallo, Ozil, rosso per proteste e Pepe, espulso a fine gara per avere inseguito e insultato l'arbitro nel tunnel) e in panchina (rosso a Mourinho e al suo vice Rui Faria).
É proprio questo il pericolo maggiore che dovrá affrontare il Real Madrid: l'eterna voglia di buttarla in rissa e a male parole con il Barcellona invece di concentrarsi esclusivamente sulle proprie indiscusse qualitá.
Dopotutto in Spagna, Josè Mourinho è da sempre mal sopportato proprio per il suo modo di porsi di fronte all'opinione pubblica, schiavo del suo stesso personaggio polemico e intransigente che nei mesi a Madrid si è costruito da solo senza che nessuno lo volesse o, peggio, glielo avesse chiesto.
Tra insulti, polemiche pre e post gara, dita negli occhi e conferenze stampa al vetriolo, il portoghese non ha mai risparmiato nessuno, cogliendo al volo qualsiasi occasione per polemizzare e attaccare, principalmente, gli azulgrana di Pep Guardiola.
Da quando è approdato in Liga, Josè Mourinho ha condotto la sua personale campagna mediatica anti Barcellona, la sua personale ‘obsession’ per il club catalano, arrivando anche a momenti quasi paradossali che l'hanno reso a volte, indifendibile. E in Spagna, proprio per l'intemperanza di Mou, al Real non viene più perdonato nulla tanto che tutti i quotidiani sportivi non riescono a spiegarsi di così tanta rabbia da parte dei Blancos che, pure, sono stati graziati da una svista arbitrale per un rigore non concesso al Villarreal per fallo di Arbeloa su Nilmar.
Ma l'ira di Mourinho è scoppiata in tutto il suo fragore al pareggio di Senna contagiando tutti, giocatori e dirigenti. Basti pensare al quinto rosso in carriera di Rui Faria (un record assoluto per un assistente in seconda) e alla mimica inequivocabile di Cristiano Ronaldo che, puntando una telecamera, ha fatto il gesto con la mano dicendo "solo rubare, solo rubare". E poi, quel ‘Hijo de puta" rivolto all'arbitro e messo a referto, da parte di Mourinho, preludio allo stesso insulto di Pepe nel tunnel, con l'aggiunta di un bel "Vai a rapinare!" rivolto al direttore di gara.

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Tutte le brutte figure di Mourinho in Liga – Le ‘sparate‘ di Mourinho sono oramai ricche di una aneddotica quasi stucchevole e in Spagna non sopportano più un portoghese che vorrebbe dettare legge in Liga, anche se a guida del più grande club di sempre. Due episodi su tutti resteranno indelebili nel macchiare la parentesi spagnola dello Special One: la conferenza dei "por què" e il dito nell'occhio a vice di Guardiola.
Era la fine del aprile 2011, e nel post-partita dopo la batosta per il tecnico portoghese nel "Clasico" d'andata di Champions League (Real Madrid-Barcellona 0-2 al Bernabeu), i ‘por què' di Josè Mourinho esplodono contro il Barça: "Mi vergognerei a vincere così" dice e aggiunge: "Il Barcellona ha molto potere". E' la conferenza stampa delle invettive internazionali:

“Perchè una squadra importante ha bisogno di una cosa che tutti vedono: perchè Ovrebro, perchè De Bleeckere, perchè Busacca e Stark. Perchè? io non capisco”

Il Barcellona denuncerà all'Uefa Mourinho e il Real Madrid per "difendere l'onore della società" davanti alle accuse del portoghese che aveva calcato la mano sulle vittorie in Champions:

"Io mi sentirei in imbarazzo nell'aver vinto l'ultima Champions, vinta dopo lo scandalo di Stamford Bridge. E se vince la seconda Champions quest'anno avrà la macchia dello scandalo del Bernabeu, una vittoria che dà la nausea".

Poi, nell'agosto dello stesso anno la ‘figuraccia‘ con Villanova. Il Barcellona ha vinto la Supercoppa di Spagna 2011 grazie alla vittoria per 3-2 sul Real Madrid nella finale di ritorno. La gara di andata si era chiusa sul 2-2. E' ancora una volta Leo Messi il match-winner e il trascinatore. Ma tutto scivola in secondo piano davanti alla reazione scomposta di Mourinho. A fine gara, scoppia l'ennesima rissa e il portoghese viene ripreso mentre infila un dito nell'occhio di Villanova, nel concitato finale. Tutti – stampa e addetti ai lavori – ritengono Mourinho autore di un gesto premeditato, inutile e inqualificabile, ma lo Special One in conferenza stampa glisserà sull'accaduto:

"Se l'immagine del Real è il mio dito nell'occhio del vice di Guardiola Tito Vilanova? Non conosco questo signore, non so chi sia e come si chiama e comunque l'arbitro è lì per fischiare quello che ritiene giusto fischiare: giudica lui, io vado in campo per giocare come un uomo".

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L' "obsession" azulgrana – Un astio contro il Barcellona motivato soprattutto dai risultati frustranti ottenuti negli scontri diretti dove Mourinho ha sempre pagato dazio verso Guardiola, sua autentica bestia nera, subendo anche la storica umiliante ‘manita' del 29 novembre 2010
Per il resto, il bilancio rimane devastante: dal 28 maggio 2010, giorno del suo insediamento nella Casa Blanca, Mourinho ha subito la ‘sudditanza' del Barcellona, perdendo tutti gli scontri diretti e vincendone solo uno. Sono in totale 10 incontri, tre di Liga (2 perse e un pareggio), tre di Copa del Rey (1 pareggio, 1 vittoria e 1 sconfitta), 2 di Champions League (sconfitta e pareggio) e due di Supercoppa (pareggio e sconfitta) per uno sconfortante score finale di 1 vittoria, 4 pareggi e 5 sconfitte. Se si considera, poi, i confronti totali di Mourinho con il Barcellona, nella sua carriera tra Inghilterra, Italia e Spagna, l'’obsession’ si fa ancora più netta. Il club azulgrana è l'avversario più incontrato fino ad oggi (20 match in totale) ma anche quello meno battuto: 4 vittorie, 7 pareggi e ben 9 vittorie.
Dunque, l'unica eccezione è targata per la finale di Copa del Rey 20 aprile 2011, quando un gol ai tempi supplementari di Cristiano Ronaldo fermó il Barcellona e consegnò la Coppa al Madrid.

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Il dossier del Barcellona: la ‘Mano Blanca' – E il Barcellona? Non è rimasto solamente a guardare e se quando i risultati gli davano ragione guardando tutti, Real compreso, dall'alto verso il basso,  ci si limitava al silenzio o alle risposte di circostanza davanti agli attacchi di Mourinho, da questa stagione si è passati ad un'offensiva più dura e mirata.
Al contrario di quanto avvenga in Italia, dove Juventus e Milan sono nemici solamente in campo ma sono ‘compagni di merende' quando si tratta di spartizione dei proventi dai diritti tv o su questioni interne alla politica del pallone, in Spagna Real Madrid e Barcellona rappresentano l'una l'antitesi dell'altra, due opposti che non si toccano ma viaggiano eternamente in parallelo. Così, anche da Barcellona è arrivato il momento di presentare un ‘dossier' ufficiale per denunciare gli ‘aiuti' ricevuti in Liga dal Real, in un rapporto denominato dalla stampa "La mano Blanca".
La denuncia azulgrana nasce dopo il successo esterno, ricco di polemiche, del Real in Liga: un doppio fallo di mano di Xabi Alonso e Sergio Ramos sul campo del Betis ha scatenato una vera e propria guerra di religione. Il Real ha vinto 3-2 a Siviglia, ma senza gli occhi chiusi del direttore di gara non avrebbe conquistato tre punti. Una occasione più che ghiotta per creare fastidio anche in Catalogna dove, da sempre, hanno preferito sorvolare sulle accuse provenienti da Madrid e da Mourinho. Ma questa volta, la società azulgrana presenta un dossier completo dei ‘giochi di mano' del Real in questa stagione, dal titolo emblematico ‘La mano blanca', contenente altri due episodi oltre ai due già citati: la "parata" di Higuain a Valencia (con la vittoria Real per 2-3) e il "mani" di Pepe a Getafe (successo dellemerengues per 0-1).

Adesso, si dovrà attendere la data del prossimo ‘Clasico', al Camp Nou, il 20 o 21 aprile (dipenderà dagli anticipi e posticipi dettati anche dai rispettivi cammini in Champions), con sole tre altre giornate di Liga da disputare. Da oggi ad allora, tutto il resto sarà un semplice avvicinamento che non mancherà di essere arricchito ulteriormente di tensioni e polemiche. E se si arriverà a quell'appuntamento con il Real Madrid in vantaggio di uno scarto minimo sul Barcellona, si assisterà forse alla ‘madre di tutte le partite'. Senza esclusione di colpi.

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