Mourinho attacca il Bayern Monaco: “Vince i titoli comprandosi il Borussia”
Un'entrata a gamba tesa e intervento da rosso diretto. Josè Mourinho è tornato a dispensare calcioni virtuali ai suoi colleghi proprio nel momento in cui il suo Manchester United è rinato. Con i Diavoli Rossi usciti dal guado delle critichem anche lo Special One è tornato al suo diletto migliore, punzecchiare qua e là dispensando cattiverie per tutti. Questa volta è toccato al Bayern Monaco. Di Caro Ancelotti ma soprattutto di Pep Guardiola, suo eterno rivale sin dai tempi dell'Inter del Triplete. Con dichiarazioni che hanno già lasciato il segno e aperto il catino di nuove critiche.
Stilettata a Pep – Secondo MOurinho c'è chi vince facile. E' il Bayern Monaco che negli ultimi anni si è sempre assicurato la vittoria in Bundesliga grazie ad una strategia semplice quanto efficace: acquistando giocatori dai diretti avversari. Senza se né ma, il tecnico portoghese del Manchester United è andato direttamente a bersaglio: " In Germania il Bayern Monaco comincia a vincere il titolo già in estate con un metodo semplicissimo: vanno dal Borussia Dortmund e comprano il loro miglior giocatore. Prima Lewandowski, poi Gotze, poi ancora Mats Hummels. In questo modo si assicurano la vittoria già in estate".
I giocatori degli altri – Non c'è alcun riferimento ai tecnici, ma è evidente che i nomi sono quelli di Ancelotti ma soprattutto Guardiola perché è l'allenatore che decide le scelte di mercato. E così è presto detto: Mourinho parla del Bayern per colpire soprattutto il suo dirimpettaio di Manchester, il tecnico catalano, eterno rivale sin dai tempi del Triplete nerazzurro. Oggi, con lo United che si è ripreso la scena, lo Special One ne ha anche per chi lo ha recentemente criticato: "Non pensate che si possa fare. Credete davvero che io possa andare dal Tottenham, dall'Arsenal o dal Chelsea e comprare due dei loro migliori giocatori? Certo che no, quei tempi nei quali vincevi i campionati acquistando i giocatori delle dirette rivali sono ormai finiti. Chi vuol vendere vende il giocatore che vuole a chi vuole, perché è poco bravo o infortunato, o costa troppo. La vera difficoltà è trovare i giovani prima degli altri, i talenti senza spendere troppo, facendoli crescere".
