Mou fa il Triplete, Darmian superlativo. Dolberg rimandato
Il Manchester United vince l'Europa League 2016/2017 battendo l'Ajax per 2-0 al Friends Arena di Stoccolma grazie alle reti di Paul Pogba e Henrikh Mkhitaryan e si garantisce l'accesso alla prossima Champions League. I Red Devils hanno preparato benissimo la partita e giocano in maniera precisa, senza sbavature: dopo aver vinto il Community Shield e la League Cup, ecco il trofeo internazionale per la squadra di José Mourinho. Lo Special One ha messo in campo un undici davvero perfetto e ha riportato un trofeo continentale a Manchester dopo quasi 10 anni: si parlava di stagione fallimentare ma il portoghese è il primo a vincere un torneo europeo all'esordio sulla panca dei rossi di Manchester. Dall'altra parte, stasera, c'era la formazione titolare più giovane di sempre: 22 anni e 282 giorni. La solita Ajax, insomma.
Peter Bosz mette la sua squadra in campo con il solito 4-3-3: Veltman, Sanchez, de Light e Riedewald a protezione di Onana. Klaassen, Schoene e Ziyech in mediana con Traore, Dolberg e Younes in attacco. José Mourinho imposta il Manchester con un 4-1-4-1 con Romero tra i pali e Valencia, Smalling, Blind e Darmian sulla linea difensiva. Ander Herrera gioca come mediano con Mata, Fellaini, Pogba e Mkhitaryan alle spalle di Rashford.
Lo United ha giocato una gara attentissima sotto il profilo tattico chiudendo tutte le linee di passaggio all'Ajax e provando a colpire in contropiede. Due reti nelle fasi iniziali dei due tempi e una gestione quasi perfetta del risultato hanno portato la prima Europa League nella bacheca dei Red Devils.
Dopo aver giudicato fallimentare la stagione dell0 United per più di nove mesi ora lo Special One può contare su tre trofei messi insieme alla prima stagione e questo piccolo Triplete ripaga le critiche per l'imbarazzante sesto posto e il -24 dal Chelsea. Ride bene chi ride ultimo? Esatto, una regola che vale sempre. Soprattutto con Mou.
I migliori
José Mourinho. L'allenatore lusitano si può discutere per alcuni modi di fare e comunicare ma quando porti tre trofei in una stagione con una squadra in costruzione e riesci a creare un gruppo coeso, e pronto a tutto per te, puoi permetterti qualche dichiarazione fuori dalle righe. Una partita studiata nei minimi particolari e una concentrazione che si era vista poche volte in questa stagione. L'uomo di Setubal è il primo allenatore di sempre capace di vincere per due volte la Champions League e per due volte l'Europa League. Speciale.
Paul Pogba. Il suo tiro deviato apre la sfida e mette la gara sui binari giusti per lo United. Stasera ha preso per mano i suoi e con grande personalità ha fatto valere tutte le sue qualità. Dopo una stagione così così riesce ad essere uomo di spessore internazionale e si guadagna un bel po' di applausi da parte dei suoi tifosi. Redivivo.
Bertrand Traoré. L'attaccante in prestito dal Chelsea si danna l'anima e prova a mettere in difficoltà la retroguardia del Manchester ma trova davanti un Darmianin grande spolvero. Nonostante ciò, è uno dei più positivi dei lancieri.
Henrikh Mkhitaryan. Sesta rete in questo torneo, di cui quattro in trasferta per l'ex Borussia Dortmund che è decisivo nella gara più importante della stagione dello United. Si tratta del 168° goal in carriera per l'armeno e, sicuramente, è uno dei più pesanti.
Hakim Ziyech. È l'unico che prova a cambiar marcia e inventarsi qualcosa ma i suoi compagni di reparto sono tutti in serata no. Questo centrocampista marocchino del 1993 è da tenere sotto la lente. Prospetto.
Matteo Darmian. Partita perfetta dell'ex terzino del Torino: grande concentrazione, preciso in chiusura e vince quasi tutti i duelli con Traore. Una prestazione davvero maiuscola per il laterale azzurro.
I peggiori
Kasper Dolberg. Il giovane danese non è mai pericoloso grazie alla grande prova della coppia centrale dello United (Smalling-Blind) e paga la poca esperienza in una competizione europea. È un centravanti dalle grandi potenzialità e avrà certamente un grande futuro ma stasera non ha risposto all'appello. Rimandato.
Davy Klaassen. Il capitano dei lancieri non riesce a dare il solito apporto alla manovra perché la cerniera centrale dei Red Devils è impeccabile. Manca di dinamicità e di brio. Assente.
