3 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Morata apre al Chelsea di Conte: “Mi volle alla Juve, ha creduto sempre in me”

Zidane lo utilizza più spesso ma la sensazione è che Madrid resti stretta all’ex bianconero che ricorda la sua avventura alla Juventus, tra gol e lacrime: “Non riuscivo a controllare il pallone, ero in crisi, scoppiai a piangere e mi venne a consolare Buffon dicendomi di sfogarmi del tutto e ripartire”.
A cura di Alessio Pediglieri
3 CONDIVISIONI
Immagine

Alvaro Morata al Chelsea con Antonio Conte? A sentire l'attaccante spagnolo, il tecnico italiano è colui che ha creduto di più nelle sue capacità e al quale è riconoscente come per nessun altro. Parole d'amore che potrebbero aprire il libro del calciomercato estivo già adesso, visto che per Alvaro Morata, il Real Madrid è una realtà troppo limitata dove non riesce ad esprimersi al meglio. Tenendo presente che in Blues continuano ancora i problemi con Diego Costa, si potrebbe prospettare un'estate molto calda sul fronte calciomercato.

Montagne russe a Madrid – Alvaro Morata è reduce dalla tripletta messa a segno in Liga contro il Leganes e sta vivendo un momento positivo in una stagione travagliata. il bomber del Real Madrid ha avuto un avvio di stagione che lo ha visto spesso e volentieri restare seduto in panchina per volontà di Zidane che gli ha preferito altre soluzioni offensive: "La gente pensa che noi siamo delle macchine ma non è così: dietro ogni cattivo momento ci sono sempre dei problemi personali che devono essere affrontati e risolti. Avevo lasciato casa mia molto giovane e quella opzione di recompra in favore del Real mi condizionava un po' soprattutto nella testa".

L'elogio di Conte – Il periodo bianconero è comunque ricordato in modo positivo: a Torino Morata è cresciuto sia come uomo che come giocatore. E proprio ad Antonio Conte deve il suo approdo a Torino perché fu il tecnico pugliese a volerlo alla Juventus malgrado poi se ne andò quasi subito per approdare sulla prestigiosa panchina della Nazionale italiana: "Malgrado non abbia mai avuto l'onore di lavorarci insieme, lui è il tecnico che più di tutti ha creduto in me e mi sento in debito. E' stato proprio Conte che mi volle alla Juventus nell'estate del 2014 anche se lui poi andò via in estate. Mi conosce meglio di quanto si possa immaginare e mi voleva anche al Chelsea ma non se n'è fatto nulla. Adesso vedremo: ho 24 anni e sono nel pieno della forma, ho ancora tanto da imparare".

Le lacrime e Buffon – Il passato bianconero è stato importante per Morata anche se non è stato sempre facile riuscire a giocare a certi livelli. Come quando – racconta al The Guardian – ebbe una crisi in allenamento che venne sedata solamente da Gigi Buffon in persona: "Non riuscivo a controllare il pallone, ero in crisi, scoppiai a piangere e mi venne a consolare Buffon dicendomi di sfogarmi del tutto e ripartire, perché c'era chi avrebbe goduto a vedermi in campo in quello stato"

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views