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Montolivo: “Grazie a chi mi è stato vicino e una carezza a chi mi ha augurato la morte”

Il centrocampista della Nazionale e capitano del Milan ha scritto un amaro post sul suo profilo Facebook, ringraziando le persone che lo hanno aiutato nel periodo più brutto della sua carriera e dando una “carezza” a chi gli ha augurato il peggio, con “la speranza che la vita riesca a farvi crescere in educazione e rispetto dell’essere umano”
A cura di Alessio Pediglieri
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Un infortunio grave, che ne avrebbe potuto pregiudicare la carriera e costringere Riccardo Montolivo a interrompere anticipatamente la sua avventura nel mondo del calcio. E invece il capitano del Milan e il centrocampista della Nazionale ha rialzato prontamente la testa, guardando in faccia alla sfortuna e a chi gli vuole male. Perché, dopo l'intervento chirurgico perfettamente riuscito e la riabilitazione già iniziata, Montolivo dalla sua pagina ufficiale Facebook ringrazia tutti coloro i quali gli sono stati vicini, senza dimenticare anche chi gli ha augurato il peggio, proprio in un momento difficile.

Un post crudo, ricco di profonda amarezza e tristezza da parte di chi, facendo il proprio mestiere ha rischiato di concludere anzitempo la propria carriera. Riccardo Montolivo a pochi giorni dal terribile infortunio occorsogli in Nazionale e a poche ore dall'intervento perfettamente riuscito, ha preso parola a suo modo sui Social Network, dando una lezione di educazione e di vita ai molti che hanno saputo ironizzare e augurargli solamente il peggio.

Grazie di cuore a tutte le persone che hanno speso un pensiero per me…tifosi, colleghi, addetti ai lavori.
È stato bello, in un momento così faticoso, ricevere così tanti attestati di stima e affetto.
E una carezza a tutti quelli che mi hanno augurato la rottura di tibia e perone, la rottura di tutti i legamenti e la morte…con l'augurio che la vita riesca a farvi crescere in educazione e rispetto dell'essere umano. RM

Oggi, Montolivo può finalmente sorridere, ma non dimentica. Non dimentica il momento in cui si è infortunato, l'uscita in lacrime dal campo, la corsa in ospedale, la terribile diagnosi, l'intervento e – oggi – il recupero. Non dimentica le persone che gli sono state vicine, tutti coloro che hanno capito il dramma non solo sportivo di un ragazzo che ha rischiato tanto e che non hanno voluto far mancare il proprio appoggio e il proprio affetto. Ma soprattutto, Montolivo non dimentica chi ha manifestato la propria cattiveria, chi ha approfittato del momento per scaraventargli addosso sciagure ancor peggiori, fino la morte. Nessun risentimento, solamente un pizzico di compassione da parte di Montolivo, verso chi non ha rispetto del prossimo, con la speranza che il tempo insegni anche loro a vivere.

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