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Montella: “Paulo Sousa ha la cultura del sospetto”

Il rossonero risponde al portoghese che ha reagito così alle domande sul rigore non assegnato al Milan contro la Fiorentina per il fallo di Tomovic su Luiz Adriano: “In Italia squadre più importanti di altre. Noi deboli mediaticamente”
A cura di Marco Beltrami
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Una partita divertente in cui è mancato solo il gol. Fiorentina-Milan ha regalato emozioni e anche episodi controversi, come il presunto fallo da rigore di Tomovic su Luiz Adriano, non sanzionato al 90’. Una situazione che ha scatenato le proteste dei giocatori ospiti che hanno chiesto a gran voce al direttore di gara Orsato di rivedere la sua decisione. Nel post-partita i due allenatori hanno regalato un botta e risposta a distanza.

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Paulo Sousa non ha utilizzato mezzi per rispondere alla domanda sull’episodio galeotto ai microfoni Mediaset Premium: “Il rigore finale per il Milan? Le decisioni arbitrali non le commento, posso però dire che mediaticamente si dà una rilevanza più importante agli errori arbitrali che alla partita. Ci sono stati tanti episodi anche nell’area del Milan. Io credo che le squadre debbano dare il meglio in campo, al di là degli episodi. Io sono arrivato ai vostri microfoni ed ho visto solo la moviola di quest’ultimo ipotetico rigore per il Milan. Sono stato in Italia anche da giocatore e la differenza d’importanza delle due squadre si nota anche in questo. Si cerca di avere gli strumenti più adatti per aiutare gli arbitri a migliorare le decisioni che prendono.

Informato della risposta del collega portoghese, nonché successore in viola Montella gli ha risposto per le rime senza alimentare polemiche sul calcio di rigore: “C'è grande rispetto e grande stima reciproca ma Sousa ha imparato bene la cultura del sospetto. In Italia sarebbe meglio parlare meno degli arbitri e più di calcio come ci dicono a Coverciano. Si può sbagliare, ci sono episodi più eclatanti di altri ma a me non va di entrare in questa polemica perché non ho la cultura del sospetto".

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