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Montella a casa Donnarumma, il Milan prova a riprendersi Gigio

Distensione, è la parole d’ordine in casa rossonera dopo la bufera dei giorni scorsi: stop alle trattative per un sostituto, c’è uno spiraglio per trattenere il giovane portiere.
A cura di Maurizio De Santis
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"Non so cosa farà Donnarumma". Erano state queste le ultime parole di Montella al termine dello scorso campionato, quando la bufera ‘rinnovo del contratto' ancora non s'era scatenata, quando i rapporti con la nuova dirigenza non erano arrivati ai ferri corti – come accaduto fino al giorno della rottura clamorosa nel summit a Casa Milan. L'agente del calciatore, Raiola, comunica a Fassone e a Mirabelli la volontà di non firmare la nuova intesa rispetto alla scadenza del 2018. Il portiere finisce nel mirino dei tifosi che lo etichettano quale traditore e ingrato, lo attaccano rivolgendogli l'epiteto di ‘dollarumma' che non si ‘accontenta' dei 5 milioni offertigli dal club.

montella donnarumma

Dalla rottura alla distensione

Il procuratore convoca una conferenza stampa e spiega la propria versione puntualizzando le incertezze sul futuro del Milan e il trattamento poco ortodosso avuto da alcuni esponenti nel corso della trattativa (in particolare, il ds Mirabelli). Inizia la seconda fase, quella della diplomazia e del tentativo di ricucire un rapporto logorato ma aggrappato ancora al ‘sentimento' del ragazzo che a Milanello è cresciuto e – nonostante tutto – si sente ancora legato ai rossoneri. I toni si abbassano e la parola d'ordine diventa ‘distensione', i canali aperti per la ricerca di un sostituto vengono chiusi (è lo stesso agente di Perin a farlo, confermando indirettamente la volontà del Milan di non perdere Donnarumma).

Montella a casa Donnarumma

E' su questo terreno che si muove il tecnico, Vincenzo Montella, che prende l'aereo e vola a Napoli, per giungere a Castellammare di Stabia e andare a casa del portiere, per parlare con il padre di Gigio, il signor Alfonso (come raccontato dalla Gazzetta). Il clima è cordiale, serve mettere da parte ogni cosa e lasciare che il buon senso prenda il sopravvento su tutto.

Le parole di Berlusconi

In quelle stesse ore era stato lo stesso Berlusconi a spendere parole buone per il portiere che al Milan era stato lanciato da Mihajlovic: "Fossi ancora presidente farei di tutto per non farlo partire e per tenerlo con noi – ha ammesso a Porta a Porta -, ma bisogna anche capire un ragazzo che ha la possibilità di guadagnare 100 milioni per sé e per la propria famiglia. Chi di noi non si comporterebbe come lui?".

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