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Mondiali Russia 2018, qualificazione a rischio per tante big

In Europa, rischiano Portogallo, Italia ed Olanda. Argentina col brivido, male anche Cina e Stati Uniti. E in Africa, le assenti “di lusso” sono già tante.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Manca un anno al termine delle qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018 ed è già tempo di fare i primi bilanci. Tante, infatti, sono le nazioni che rischiano già di non qualificarsi alla rassegna iridata, e tra queste ci sono anche delle big del calcio internazionale. Il tempo per rimediare c'è ancora, almeno per qualcuna: in altri casi si rasenterebbe già il miracolo: colpa, o merito, di un sistema di qualificazioni che varia di continente in continente. Al momento, solo la Russia padrona di casa è tra le 32 qualificate: gli altri 31 posti sono più che mai in bilico.

Europa, rischiano Olanda, Portogallo, Italia..

Il sistema di qualificazioni europeo assegna tredici posti per i Mondiali 2018: le 54 federazioni continentali sono state divise in 9 gironi da 6 squadre, dove solo la prima qualificata accede direttamente ai Mondiali. Delle nove seconde qualificate, la peggiore resta a casa, le altre otto si contendono gli ultimi quattro posti ai playoff. Ma il vero problema è la composizione dei gironi: in quello A, ad esempio, una tra Francia, Svezia ed Olanda resterà a casa già in partenza. In quello G il primo posto se lo giocano Spagna e Italia, mentre in quello B a rischiare è il Portogallo campione d'Europa, già staccato di tre punti dalla Svizzera ed inseguito dall'Ungheria a meno due.

Sudamerica, Argentina a rischio

Altra grande che rischia la debacle in partenza è l'Argentina: il girone sudamericano è unico, e comprende tutte le dieci nazioni del Cono Sud. Ma se il Brasile e l'Uruguay, seguiti dal Cile, appaiono in fuga, la bagarre è per il quarto posto, l'ultimo disponibile per i Mondiali. Al quinto si accede ai playoff intercontinentali, contro la vincente della confederazione oceanica: una volta era sempre l'Australia, poi la politica del calcio internazionale ha "spostato" l'isola in Asia, e così quasi certamente ci sarà la Nuova Zelanda come avversario per la quinta sudamericana.

Asia, per la Cina di Lippi è quasi game over

Il complesso sistema asiatica prevede, come ultimo step, due gironi da sei squadre: le prime due accedono ai Mondiali, le terze si affrontano in un playoff che vale il diritto di sfidare una squadra nordamericana. Al momento, sembra tutto facile per Iran, Giappone, Arabia Saudita e Corea del Sud, con Australia ed Uzbekistan in corsa per i playoff. La Cina di Lippi, ultima con due punti, non ha scelta: vincere tutte le prossime cinque gare e sperare di agganciare almeno il terzo posto, distante ora sette punti.

Le altre: da Stati Uniti ad Algeria, le grandi deluse

Nel quinto ed ultimo turno in Nordamerica, è previsto un girone da sei squadre: le prime tre vanno ai Mondiali, la quarta ai playoff con una federazione asiatica. Se Costa Rica e Messico stanno mantenendo le aspettative, desta scalpore l'ultimo posto a zero punti degli Stati Uniti: di fatto, non possono già più sbagliare se non vogliono perdersi il primo Mondiale dal 1990 ad oggi. In Africa, infine, si è all'ultima fase: cinque gironi da quattro squadre, la prima va ai Mondiali. Quasi fuori Marocco ed Algeria, resiste la Tunisia e l'Egitto. Rischiano Sudafrica e Senegal.

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