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Mondiali, la Germania alza la voce: “Contro il Brasile pretendiamo correttezza”

Il Ct dei tedeschi alza il livello d’attenzione: sotto la lente di ingrandimento la designazione di Rodriguez Moreno e i dettami FIFA di far giocare di più fischiando di meno.
A cura di Alessio Pediglieri
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La Germania non si nasconde né ha paura contro il Brasile, padrone di casa che si giocherà un'enorme fetta di credibilità per passare, ad ogni costo, alla finale più importante. Ogni altro risultato sarà considerato una sconfitta, un fallimento. Nulla potranno le pesantissime assenze di Neymar e di Thiago Silva, nulla altre scusanti o motivazioni esterne. Ma i tedeschi sono pronti a calarsi l'elmetto e andare alla battaglia, ma pretendono che la sfida ai verdeoro non sia condizionata da favoreggiamenti o atteggiamenti che potrebbero indicare un'attenzione particolare alla banda di Scolari. Dopotutto la designazione di Rodriguez Moreno potrebbe prestarsi già a qualche considerazione poco carina dopo la pessima prestazione in Italia-Uruguay.

Brasile border line

Loew è il primo a non starci e alza la linea d'attenzione: non ammetterà errori né sconti il Ct della Germania che sorveglierà in modo particolare tutto ciò che ruoterà attorno alla sfida, nulla escluso: "In questo Mondiale viene tollerato molto il gioco duro. E i brasiliani, malgrado la loro tradizione, basano molto il loro gioco sull'agonismo. In alcune occasioni abbiamo notato che la Seleçao gioca al limite del regolamento. Speriamo che sia una partita corretta. A me piace il gioco fisico, ma in questo Mondiale ho visto interventi troppo duri. Dobbiamo prepararci a un confronto duro fisicamente, il Brasile è cambiato molto nel suo stile di gioco. Togliamoci dalla testa l'immagine della Seleçao come di un gruppo di artisti".

Tolleranza ma non favoritismi

Sotto la lente di ingrandimento c'è la designazione del messicano Moreno Rodriguez: "Busacca ha dato una direttiva precisa ai 25 ufficiali di gara: ammonire poco e tollerare i falli. Chi non si adegua non arbitra più al Mondiale. Il risultato è che i giocatori, di fronte a tanto permissivismo, si sentono impuniti e diventano particolarmente aggressivi. L'infortunio di Neymar si poteva evitare: è successo perché Zuniga sapeva di poterla fare franca. Nella partita con la Colombia ci sono stati 54 falli, uno sproposito, e solo 4 cartellini gialli. La media dei cartellini gialli in Brasile finora è soltanto di 2,8 a partita, la più bassa degli ultimi 28 anni". 

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