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Mondiali, Colombia e Grecia qualificate agli ottavi di finale

La Colombia passeggia, la Grecia sorprende: sono loro a superare le insidie del raggruppamento e a qualificarsi. Negli ottavi ‘Cafeteros’ contro Uruguay, ellenici con la Costa Rica. Jackson Martinez e Samaras i protagonisti dei due match.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo i verdetti del girone D, con Costa Rica e Uruguay qualificate agli ottavi di finale, ai danni delle due deluse Italia e Inghilterra, anche il raggruppamento di Colombia e Grecia ha dato le risposte che i tifosi cercavano. Se per la Colombia era tutto ampiamente previsto, dopo l'ottimo avvio di Mondiale, fa invece sobbalzare dal divano la favola della Grecia che, davanti ad un avversario più quotato, è riuscita in un'impresa epica, grazie ad una partita tutta corsa, cuore e grinta. Gli ellenici, negli ottavi di finale, incontreranno la sorpresa del nostro raggruppamento: quella Costa Rica che ha fatto piangere (e dimettere) Cesare Prandelli. Match di lusso, e tutto da gustare, nell'altro accoppiamento scaturito da questa serata di grande calcio. A contendere i quarti di finale all'Uruguay e, magari, a vendicare la deludente Italia, ci sarà la lanciatissima Colombia delle tre vittorie su tre, con nove gol fatti e due subiti. Cuadrado e Jackson Martinez, senza contare il resto della truppa colombiana, fanno davvero paura e saranno un ostacolo davvero molto duro per il deludente Uruguay, visto fino ad ora in Brasile.

Cuadrado apre, Jackson Martinez chiude – Tutto facile per la Colombia, contro i samurai di Alberto Zaccheroni. Farciti di riserve, i "Cafeteros" hanno colto la terza vittoria, su tre partite, raggiungendo l'Olanda in questa speciale graduatoria. A trascinare gli uomini di Pekerman, il "solito" Cuadrado che, al 17esimo del primo tempo, fulminava Kawashima dagli undici metri, prima del pareggio giapponese al 46esimo con Okazaki, bravo ad insaccare di testa dopo un assist del milanista Honda. Nella ripresa, al minuto 55 e 82, le due griffe vincenti di Jackson Martinez: uno degli uomini più attesi nella Colombia, al centro di diversi intrighi di mercato. Il quarto sigillo arrivava allo scadere, grazie ad un pezzo di bravura di James Rodriguez. Zaccheroni torna a casa a testa alta, nonostante la sconfitta. L'undici nipponico, trascinato da Honda e Kagawa, ci ha creduto fino alla fine senza, però, trovare la forza di ribaltare il risultato. Per il tecnico italiano un passo falso (e un'eliminazione) che brucia molto e che potrebbe aprire scenari inquietanti per la panchina nipponica.

Samaras in trionfo – La Grecia beffa al 92esimo la Costa d'Avorio e scrive una delle pagine più belle del calcio ellenico. Tosta al punto giusto, la squadra greca è riuscita ad avere la meglio sull'avversario solo nel finale, dopo che era andata vicina in più occasioni al gol che avrebbe chiuso la pratica. L'undici ivoriano piange così una sconfitta pesante e beffarda. A Drogba e compagni, bastava un pareggio e, fino all'ultimo minuto, il risultato sembrava essere al sicuro grazie alla zampata di Bony. Fino al momento del pareggio, era stata però la Grecia a meritare. Il team ellenico, che difficilmente dimenticherà questa sfida, dopo la clamorosa traversa al 33esimo del primo tempo con Holebas, passava in vantaggio, dieci minuti più tardi, con Samaris. Nella seconda frazione di gioco, prima e dopo il pareggio ivoriano, Karagounis e Torossidis colpivano ancora i "legni" della porta di Barry, facendo tremare anche i festanti e colorati tifosi ivoriani che avevano invaso Fortaleza. Il finale premiava gli sforzi della formazione di Fernando Santos che trovava il rigore qualificazione con Samaras. Per la Costa d'Avorio, parsa meno scintillante del previsto, un'eliminazione che farà rumore e che darà il via ad un possibile ricambio generazionale. Alcuni giocatori, infatti, sono sembrati la copia sbiadita dei campioni ammirati in passato. Uno su tutti: Didier Drogba.

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