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Mondiali, Brasile nel caos: sciopero della metro, 209 km di coda a San Paolo

Continuano le manifestazioni in tutto il Paese. Blatter: “Sono ottimista”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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disordini in Brasile

Ad una settimana dal calcio d'inizio del Mondiale 2014, proseguono i disagi in Brasile dovuti a manifestazioni e scioperi. Quest'oggi è toccato ai lavoratori della metropolitana gettare nel caos la città di San Paolo, creando uno spaventoso ingorgo di 209 chilometri: motivo della protesta è la richiesta di un aumento salariare del 16,5%, che riguarderebbe tuttavia ben quattro milioni e mezzo di lavoratori. Ed in una metropoli da 20 milioni di abitanti come San Paolo, uno sciopero della metropolitana equivale al caos: basti pensare che i 209 chilometri di coda sono il record annuale ma non quello assoluto, per la città brasiliana. Sempre ieri, scioperi anche a Rio de Janeiro, Salvador de Bahia e Recife: tutte città che ospiteranno le gare del Mondiale.

Eppure, c'è chi ostenta ottimismo. E' il caso di Sepp Blatter, presidente della FIFA. "Siamo fiduciosi, e l'ho detto anche alla Presidente Dilma Rousseff, che ho incontrato a Brasilia. Vedrete che dopo il calcio d'inizio ci sarà un ambiente migliore. Certo, affinché tutto vada per il meglio abbiamo bisogno dell'aiuto del popolo brasiliano. Al Brasile vogliamo dare tutto il meglio di un Mondiale. Sarà l'edizione più teletrasmessa della storia, e credo sia importante per i brasiliani che il loro Paese sia presentato non solo come il top del calcio ma anche come un posto meraviglioso". Resta da vedere se sarà così: quel che è certo è che i brasiliani, almeno per ora, non sembrano aver alcuna intenzione di fermare le manifestazioni.

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