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Mitico Trap: “La difesa maltese è come una spugna, si mette acqua e perde acqua”

L’ex ct della Nazionale, nelle vesti di opinionista tv in occasione delle gare della Nazionale, commenta così la prestazione dell’Italia, sfortunata con Eder e Gabbiadini: “Si sono studiati ma non tutte le ciambelle riescono col buco”
A cura di Maurizio De Santis
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marocco algeria costa d'avorio
Trapattoni da tecnico a opinionista tv

"Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco" deve essergli venuto in mente. Quando il ‘vecchio' (nel senso d'esperienza in panchina) Trap ha visto l'Italia sbattere contro il muro di Malta (e i legni) lo ha pensato. Alla Nazionale di Conte serviva vincere a ogni costo e lo ha fatto: molto pragmatismo, niente fronzoli, chi se ne frega se il gioco non esalta, poco importa (per ora) se Pirlo ha ancora la testa e le gambe nella Grande Mela, pure un gol di braccio va bene, il primo posto nel girone è cosa fatta. Quasi trasecolava, l'ex allenatore della Juve e ct Azzurro: quando Pellé ha spedito in rete la palla con una furbata (non rilevata dall'arbitro, né dagli assistenti) gli sono venuti i brividi e forse gli avrà rammentato quel mani galeotto di Henry che nel 2009 favorì la Francia ed escluse la sua Irlanda dal Mondiale del 2010 (su quell'episodio è stata aperta un'inchiesta per una presunta tangente pagata dalla Fifa per mettere a tacere la Federazione ‘green').

"La difesa maltese è come una spugna". Acqua passata, avrà pensato… dal fiume dei ricordi, però, è tornata a galla una delle sue espressioni emblematiche e l'ha usata per definire la tattica scelta dalla nazionale ‘crociata' per resistere agli Azzurri. "La difesa maltese è come una spugna: si mette acqua, acqua, acqua e alla fine si perde l'acqua". Tutto chiaro, no? Il gol della punta dei ‘Saints' lava via tutti i peccati di novanta minuti giocati in apnea, alla ricerca del vantaggio che non arriva e di una boccata d'ossigeno appena appena regalata dalle azioni fallite d'un soffio da Eder e dal legno di Gabbiadini. "Si sono studiati ma non tutte le ciambelle riescono col buco", sentenzia Trap, all'esordio come opinionista tv per le gare degli Azzurri. Avesse potuto, avrebbe anche fischiato alla sua maniera per impartire ordini ai calciatori… "Dai… bene… sì, vai". Quasi scatta dalla cabina del telecronista per gridare gol. Grande, Trap, facci sognare ancora.

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