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Milan, la caparra è di 250 milioni: se arriva la rimanenza, il closing si fa il 14 aprile

Dopo l’arrivo di un nuovo bonifico da parte della Sino-Europe Sport, Fininvest attende ora la restante parte della somma concordata. Il Diavolo passerà di mano a ridosso del derby con l’Inter di Suning.
A cura di Alberto Pucci
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Nonostante i problemi interni e i paletti imposti dal governo cinese, che hanno finito per alimentare il partito italiano degli scettici, la Sino-Europe Sport si sta avvicinando al tanto atteso al closing con Silvio Berlusconi per l'acquisto della società milanese. Dopo i rinvii delle scorse settimane, sarebbero arrivati nelle casse di Fininvest altri 50 milioni di euro come terza caparra per rilevare il club rossonero. Per arrivare alla chiusura della trattativa, a questo punto prevista a ridosso del derby del 15 aprile, la Ses dovrebbe completare tutto il resto del pagamento (350 milioni) nei prossimi giorni.

Yonghong Li gioca da solo

Secondo indiscrezioni, raccolte da Pasquale Campopiano, Fininvest e Sino-Europe Sports avrebbero già messo la firma sul nuovo contratto, accordandosi per la nuova data del closing ed escludendo ulteriori rateizzazioni dell'importo finale. Dopo l'uscita di scena di alcuni investitori orientali (tra di loro Huarong e Haixia Capital), l'unico azionista sarà Yonghong Li e la struttura finanziaria sarà completamente off-shore. Nelle prossime ore è atteso un comunicato che ufficializzerà l'intesa per il contratto e che dovrebbe fare chiarezza sui dettagli e sulla data concordata.

La smentita di Adriano Galliani

Dopo le voci circolate nelle ultime ore, che riportavano di un presunto coinvolgimento in prima persona di Renzo Rosso (patron di Diesel e tifoso del Milan) in caso di mancata chiusura con i cinesi, anche Adriano Galliani è sceso in campo per smentire le indiscrezioni riguardanti una sua clamorosa scalata ai vertici del club grazie all'aiuto di un fantomatico fondo d'investimento: "Solo un pazzo può pensare che io faccia qualcosa all'insaputa di Silvio Berlusconi – ha dichiarato l'attuale ad rossonero, al termine della riunione in Lega Calcio – Pensare che io possa fare una scalata al Milan è come dire che Trump è a capo dell'Isis. Ma poi insieme a quali fondi d'investimento? Doyen e quello di Mendes? Non ha senso. Non faccio e non farò mai nulla all'insaputa di Berlusconi perché lavoriamo insieme da più di 31 anni".

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