Milan, Silvio Berlusconi sorride: Seedorf è vicino al Newcastle

Qualcuno si era già scordato di lui, altri invece lo avevano addirittura invocato nelle prime settimane infelici della gestione Mihajlovic. In realtà, Clarence Seedorf non si è mai allontanato dal calcio italiano. Ancora sotto contratto con il club rossonero fino a giugno 2016, l'ex centrocampista e allenatore del diavolo ha approfittato di questo periodo di inattività per studiare e prendere in considerazione le proposte arrivate dall'Inghilterra. Proprio davanti ai microfoni della Bbc, l'olandese è tornato a parlare dopo un lungo silenzio: "Con la Premier League ho una storia particolare, perché sono stato vicino a giocare in Inghilterra diverse volte – ha spiegato Seedorf – Sarebbe bello arrivare adesso come tecnico e questo mi permetterebbe di vivere il calcio inglese su base settimanale. Ci sono tante voci sul mio prossimo incarico, ed essere associato a club importanti fa piacere. Sempre meglio avere opzioni rispetto a non averne. Sì, se ci fosse un buon progetto sarei felice di prenderlo in considerazione".

Accostato a Newcastle e Qpr, Clarence Seedorf attende senza particolare ansia una chiamata definitiva. Ad aspettare insieme a lui c'è anche il club rossonero che, dopo aver tentato una rescissione consensuale, sta tutt'ora pagando lo stipendio dell'olandese (3 milioni netti) ed è in causa con l'ex tecnico per un licenziamento per ingiusta causa. Per la società di Silvio Berlusconi, sempre alle prese con il "closing" con Bee Taechaubol, liberarsi di un fardello pesante come quello degli emolumenti di Seedorf sarebbe un buon viatico per cominciare in maniera migliore il 2016 e per avere maggiore liquidità da investire sul mercato.

Corteggiato dal calcio inglese, le percentuali di rivedere in panchina Seedorf salgono di ora in ora: "Che calcio vorrei proporre in Premier ? Un mix tra quello olandese, spagnolo, italiano e brasiliano. Possesso palla e organizzazione di stampo olandese, mentalità offensiva spagnola, organizzazione difensiva e pensiero al risultato degli italiani e libertà di espressione per i talenti tipica del calcio brasiliano. In alcune gare al Milan ero riuscito a vedere tutto ciò, ora vorrei riproporlo in un club dalle idee più coerenti".