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Milan-Shkendija nel segno di Andrè Silva e Montolivo. Suso e Kessie da applausi

Nell’andata dei playoff di Europa League contro lo Shkendija il portoghese è stato protagonista di una doppietta così come l’ex capitano dei rossoneri. Da applausi Kessié, un vero lottatore. Ma anche Suso che si è ripreso nuovamente la scena con giocate fenomenali.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Il Milan c’è e continua a dare risposte positive al pubblico e a Montella. Nell’ultimo turno preliminare di Europa League per accedere alla fase a gironi, i rossoneri si impongono con il tennistico punteggio di 6-0 contro i macedoni dello Shkendija. Il tecnico del “diavolo” si è affidato nuovamente al suo fedele modulo 4-3-3 con Borini, Suso e Andrè Silva a comporre il tridente d’attacco. A centrocampo, a sostituire l’infortunato Biglia, ancora una volta Montolivo che ha avuto anche il merito di segnare da vero bomber il gol del raddoppio milanista. In difesa Montella fa riposare Musacchio e R. Rodriguez in attesa della sfida di campionato contro il Crotone.

Al loro posto Zapata e Antonelli. Calhanoglu provato di nuovo nel ruolo di mezzala. Il turco piace molto a Montella in quel ruolo anche se questa sera non si è espresso proprio ai massimi livelli. Lo Shkendija invece, con il 4-2-3-1 iniziale proposto dal tecnico Osmani, ha visto come unico terminale offensivo l’ottimo Ibraimi che però è stato tenuto a bada da Bonucci, alla prima ufficiale questa sera con la fascia da capitano. A folate anche la partita di Hasani che non è riuscito ad illuminare le azioni d’attacco dei macedoni. Andiamo dunque a scoprire i top e i flop di questo incontro fondamentale per il Milan che, salvo clamorosi risvolti, a Skopje, nella gara di ritorno, si presenterà con più di un piede nella fase a gironi.

I top e i flop del Milan

Andrè Silva: una notte da Oscar

Tutti coloro i quali pensavano che il Milan avesse acquistato l’ennesimo brocco d’attacco, si sbagliava di grosso. Andrè Silva, sponsorizzato da Cristiano Ronaldo, non doveva fare altro che entrare in condizione. Ottimi movimenti a dettare il passaggio, grande intraprendenza in fase di copertura della palla e bravo nel far salire la squadra nei momenti di maggiore difficoltà fisica.

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La doppietta poi, è frutto di caparbietà e istinto che hanno da sempre fatto parte di lui già quando giocava con il Porto. Rapace sul secondo gol, quando c’era da insistere sull’incredibile dormita della difesa macedone, rapido e freddo in occasione della prima realizzazione. Un calciatore su cui Montella vuole e deve puntare e magari cercare di far coesistere in attacco con l’arrivo, ormai probabile, di Nikola Kalinic.

Già in gran forma Suso

Non è stato un pre-campionato proprio così esaltante per lui. Eppure il Suso visto questa sera pare essere ritornato nuovamente ai livelli dello scorso anno quando solo, spesso, si portava in spalla l’intera squadra rossonera. Una tranquillità di manovra lasciatagli dai macedoni, che gli ha consentito per tutti i novanta minuti di poter orchestrare al meglio, in qualunque momento, le azioni d’attacco del Milan.

Il versante occupato a destra da lui, Kessie e Conti, è quello che da meno problemi a Montella. L’intesa dello spagnolo con il Nazionale Under 21 e l’ex Atalanta, sembra essere stata studiata al meglio dalla società che ha consegnato nelle mani di Montella tre calciatori in grado anche di intercambiarsi tra di loro. Nel corso della gara infatti, il tecnico dei rossoneri ha chiesto spesso a Suso di scalare a centrocampo quando Conti si portava in avanti sulla linea degli attaccanti, lasciando poi a Kessie il compito di coprire l’out destro di difesa. Allo spagnolo è mancato solo il gol

Kessie da paura!

Alla faccia di chi dice che a metà agosto non si può essere in forma. Franck Kessie sta riscrivendo tutte le leggi dell’atletica con la sua incredibile condizione fisica. Già nel match d’andata e ritorno contro il Craiova, era stato il migliore in campo con Montella che non ha mai rinunciato a lui.

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Ha sempre accompagnato l’azione d’attacco dei rossoneri andandosi a posizionare quasi a ridosso degli attaccanti facendosi trovare spesso pronto in fase di conclusione nel caso in cui ci fossero respinte da parte della difesa macedone. L’intesa con Suso è stata perfetta. Come dicevamo, l’out destro è quello che funzione meglio e Kessie ha dato alle manovre d’azione del Milan quell’equilibrio che mancava lo scorso nel 4-3-3 dell’ex tecnico della Fiorentina. Un acquisto davvero coi fiocchi.

L’attaccante tascabile di Montella è Borini

Per tutto il primo tempo era sembrato in difficoltà e forse spaesato. Forse leggermente impulsivo e precipitoso quando si trovava lui alle prese con la gestione del pallone. Ma poi Fabio Borini è riuscito a convincere Montella che il suo è stato solo un momento di leggero appannamento, riuscendo a farsi apprezzare e, anche lui, applaudire da San Siro nel secondo tempo dopo aver mostrato diversi numeri sull’out sinistro.

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Ha saltato l’uomo, si è reso pericoloso in fase offensiva ed ha anche realizzato un gol nel tennistico 6-0 rifilato dai rossoneri ai macedoni. Sarà comunque fondamentale per Montella nel corso della stagione pur non partendo come primissima scelta.

Montolivo si riprende San Siro

Merita sicuramente un elogio “l’altro capitano” del Milan. Riccardo Montolivo si è preso nel miglior modo possibile l’applauso di San Siro che lo ha omaggiato dopo il gol del momentaneo 2-0 ma anche dopo il gol del definitivo 6-0. Rapace sul primo gol sulla respinta del portiere macedone, dopo un calcio di punizione calciato da Calhanoglu, Montolivo ha è sembrato essere in un’ottima forma fisica e assolutamente non disturbato dall’arrivo di Biglia che, nonostante ad oggi sia infortunato, sarà il titolare di Montella per questo nuovo Milan. Ma per il resto, questa sera, il Monto ha giocato al meglio per tutto il corso della partita.

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Intelligente tatticamente, utile in fase difensiva e bravo a far ripartire l’azione dei rossoneri, avvantaggiato magari anche dal basso ritmo imposto dallo Shkendija, ha avuto modo di dimostrare al pubblico milanista di essere ancora utile in questa stagione. Anche in fase realizzativa. E a giudicare dalla sua prestazione Montella avrà di che essere felice.

Da rivedere la posizione di Calhanoglu

Non che abbia fatto una brutta partita. Intendiamoci. Ma semplicemente volendo essere puntigliosi e precisi, questa sera, contro i macedoni, da Calhanoglu ci aspettavamo qualcosina in più. Volenteroso e grintoso contro il Betis in amichevole, sempre da mezzala, precipitoso e a volte impreciso questa sera con lo Shkendija. Niente di così assolutamente irrimediabile, ci mancherebbe. Ma forse anche Montella si aspettava qualcosa in più dall’ex Leverkusen, forse anche un aiuto maggiore in fase difensiva.

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Probabilmente i carichi di lavoro o l’eccessiva voglia di mettersi in mostra lo hanno caricato di responsabilità, anche se gli applausi di San Siro sono stati una dimostrazione d’enorme affetto nei suoi confronti. Il probabile arrivo di Kalinic poi, complicherebbe ancor di più le cose nelle gerarchie di reparto pensate da Montella. E’ infatti difficile riuscire a collocare in un modulo 4-3-3 un trequartista puro. Un vero top player che ad oggi però non riesce a trovare la sua vera collocazione all’interno dello scacchiere tattico di Montella.

Tabellino e voti:

MILAN (4-3-3) – Donnarumma 6; Conti 6,5 (69’ Abate 6), Bonucci 6,5, Zapata 6,5, Antonelli 7; Kessie 7,5, Montolivo 7,5, Çalhanoglu 6 (61’ Bonaventura 6); Suso 7 (75’ Cutrone 6,5), Silva 7,5, Borini 6,5. All. Montella.

SHKENDIJA (4-2-3-1) – Zahov 5; Todorovski 5, Bejtulai 4,5, Cuculi 4,5, Celikov 5 (64’ Teqja 5,5); Alimi 5,5, Totre 5; Radeski 5,5 (82’ Shefiti 5,5), Hasani 5, Abdurahimi 5 (70’ Bojku 5); Ibraimi 5. All. Osmani.

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