Milan-Sampdoria 4-1: poker scaccia crisi nel segno di Niang

Missione compiuta. Il Milan ritorna alla vittoria dopo un pareggio e una sconfitta muovendo una classifica che comincia a sorridere. Mihajlovic aveva chiesto coraggio e attenzione contro la Sampdoria e la risposta è stata positiva con un'ora di buon calcio, due gol – un terzo annullato per fuorigioco – e tante occasioni da gol. Ma soprattutto sempre in mano il pallino del gioco, nessun vero pericolo per Donnarumma e la sensazione che finalmente i giocatori abbiano digerito schemi e tattiche del serbo. Così sono arrivati due gol nel primo tempo con Bonaventura e Niang e altrettanti nella ripresa ancora col francese, autentico crack di serata, e Luiz Adriano. Per la Samp notte fonda: Montella ha messo in campo una squadra timorosa, impacciata, senza che sapesse cosa fare sia con la palla tra i piedi che in fase di recupero. Per l'aeroplanino – due sconfitte nelle prime due partite del dopo Zenga – c'è moltissimo da lavorare e subito, per evitare di pregiudicare la stagione già a novembre.

Primo tempo: solo Milan

Partenza sprint – Il Milan con coraggio prova a mettere in campo le richieste di Mihajlovic: grinta, determinazione, fame di vittoria. Dopo la sconfitta di misura contro la Juventus, per il serbo l'appuntamento casalingo ritorna ad essere un'ultima spiaggia. I giocatori reagiscono in modo positivo, nei primi minuti del match contro una Sampdoria che non ritrova se stessa, sperduta tra la gestione Zenga e la nuova via di Montella. Così già al 6′ il risultato potrebbe cambiare con Cerci che supera Viviano in una respinta sporca del portiere, ma l'ex granata è in offside.

Bonaventura a segno – Il pericolo scampato non scuote i liguri che non reagiscono e vengono infilati 10 minuti dopo quando è Niang a sfondare sulla destra in area blucerchiata per un cross basso che l'accorrente Bonaventura infila senza problemi in porta per l'1-0. San Siro applaude, Mihajlovic tira un sospiro di sollievo e la squadra continua a giocare a buoni livelli sprecando però troppo sotto porta in almeno altre tre occasioni.

Niang su rigore – Il Milan è solo in campo con la Samp brutta e disordinata che fatica tantissimo a recuperare il pallone. Liguri in balia delle folate rossonere, con Niang sulla destra e Bonaventura sulla sinistra, ma il 2-0 non arriva per la poca precisione degli attaccanti di Mihajlovic. Samp che prova ad essere pericolosa sui calci da fermo ma davanti a Donnarumma Murier ed Eder non sono mai pericolosi. E così al 38′ arriva il 2-0: Bonaventura viene trattenuto da de Silvestri, rigore per i rossoneri e raddoppio a firma di Niang dagli 11 metri.

Secondo tempo: Niang e Luiz Adriano chiudono il match

Subito Niang – Riparte molto bene il Milan che trova subito il tris che chiude il match con Niang nei primissimi minuti della ripresa con Viviano – colpevole nell'occasione – costretto a raccogliere la palla ancora in rete. Samp che non c'è, Milan che prova a giocare anche in scioltezza dando momenti di buon calcio. Mihajlovic in panchina appare finalmente soddisfatto. Al 60′ i liguri si fanno vedere davanti a Donnarumma ma la difesa milanista difende ordinatamente e senza affanno.

Poker servito – La gara non decolla più, più per demeriti di una Samp senza idee che per un Milan che comunque prova a fare la partita al di là del risultato. Le occasioni sono solo rossonere e anche quando Mihajlovic cambia il bravissimo Niang, San Siro si alza in piedi ad applaudire. Al posto del francese entra Luiz Adriano che entra subito nel match: 4-0 al 79′ con controllo di petto e girata al volo di destro. Accademia del calcio, sorrisi per Mihajlovic che per la prima volta sigla 4 gol in campionato scrollandosi di dosso un periodo di critiche e di sospetti che non fosse in grado di guidare un grande club.

Acuto Eder – Nel finale, Carlos Bacca si divora il gol del 5-0 con un tocco ravvicinato verso Viviano che si supera fermando la sfera in due tempi proprio sulla linea di porta. Il Milan cala leggermente il ritmo e la concentrazione e all'86' è Eder a rendere meno amara la serata della Sampdoria a San Siro: l'italo brasiliano si procura prima un rigore e poi lo realizza dagli undici metri. E' l'ultimo acuto di una gara però che il Milan ha vinto e meritatamente.