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Milan, prima frecciata di Berlusconi al nuovo Milan di Inzaghi: “Non fanno quello che dico”

La sconfitta di San Siro, contro la Juventus, ha lasciato il segno sull’umore dei tifosi e, soprattutto, su quello del presidente rossonero.
A cura di Alberto Pucci
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L'anno scorso il siluro di Tevez certificò l'inizio della parabola discendente di Clarence Seedorf. Questa volta, la sua zampata a pochi passi da Abbiati, potrebbe esser causa delle prime piccole crepe tra società e staff tecnico. Silvio Berlusconi, infatti, non avrebbe gradito la prestazione dei suoi giocatori: troppo arroccati davanti alla propria area di rigore per tutta la partita. Una prestazione incolore. Un brutto passo indietro, deciso dalla forza straripante (fisica e tecnica), della Juventus di Massimiliano Allegri. Il presidente del Milan, dopo aver assistito alla sconfitta dalla tribuna, ha lasciato il "Meazza" scuro in volto: umore che non è cambiato, neanche dopo la nottata. il giorno dopo, a margine dell'intervento alla scuola di formazione politica di Forza Italia, Silvio Berlusconi avrebbe risposto in maniera acida e sarcastica, a chi gli chiedeva di andare più spesso a Milanello: "Sì, ma se poi non fanno quello che dico io…". Una battuta che ha lasciato di stucco i tifosi milanisti che, fino a pochi giorni fa, pensavano che fosse tutto "rose e fiori" tra il numero uno milanista ed il nuovo allenatore.

Verso Empoli – L'imminente trasferta di Empoli, a questo punto, potrebbe diventare drammaticamente decisiva. Le sorti del nuovo Milan di Inzaghi, paradossalmente, potrebbero venir già compromesse da un'eventuale sconfitta in terra  toscana. Complice il calendario ravvicinato, al "Castellani", Filippo Inzaghi mischierà le carte e darà spazio, dal primo minuto, a Jack Bonaventura e, soprattutto, a Fernando Torres. In attesa dei rientri di Diego Lopez ed Alex, il tecnico milanista ritroverà Bonera (al rientro dalla squalifica) e, in mezzo al campo, potrebbe lanciare Van Ginkel. L'olandesino è destinato a prendere il posto di Sulley Muntari (insufficiente con la Juventus), e a ridare un po' di qualità al centrocampo milanista: settore dove la Juventus ha stravinto tutti i duelli. Le due trasferte di Empoli e Cesena, sulla carta, potrebbero rilanciare il Milan che, nelle prossime settimane, avrà dalla sua parte un calendario abbastanza agevole fino al prossimo 26 ottobre, quando a San Siro arriverà la Fiorentina di Montella.

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