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Milan, nuovo allenatore: ultime notizie

Il no di Ancelotti apre alle alternative suggerite da Berlusconi: il favorito è Unai Emery del Siviglia, Conte piace ma è legato alla Nazionale, per Montella lo scoglio è una penale da 5 milioni, poi c’è Sarri.
A cura di Maurizio De Santis
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"Siamo in contatto con Ancelotti, sono ottimista, ma abbiamo pronte quattro alternative… una all’estero, gli altri in Italia". Le parole di Silvio Berlusconi a Radio Capital da un lato confermano le notevoli difficoltà di Galliani nel convincere Ancelotti ad accettare la panchina del Milan dopo l'esonero dal Real Madrid. L'ex allenatore dei ‘blancos' sembra ormai fermo sulle sue posizioni ("starò fermo un anno") e, nonostante il piano di rilancio sul mercato che l'ad rossonero gli ha sottoposto a cena (snocciolando i nomi di Mandzukic e Kondogbia), non s'è lasciato persuadere. Si spiega anche così l'accenno da parte del Presidente al cosiddetto ‘piano b', la via d'uscita alternativa alla prima scelta, alla missione madrilena.

Però, il pressing nei ‘giorni del condor' continua. La cena (la seconda dopo quella di lunedì) è servita all'ad milanista per limare ancora la trattativa con Ancelotti, convincerlo ad accettare la panchina. "Ho l'avallo del presidente Berlusconi, rivogliamo Ancelotti e gli ho detto di decidere solo per il sì e basta – ha ammesso Galliani, come riportato da Sky Sport -. Mercoledì ci incontreremo ancora ma sono disposto a tutto: io non mollo, vado pure a Vancouver per convincerlo!".

Emery, autore del miracolo Siviglia

La pista più calda è quella che conduce a Unai Emery, allenatore del Siviglia e sotto contratto con gli spagnoli fino a giugno 2016. Un anno che può essere cancellato pagando una penale di 500 mila euro, sacrificio possibile (considerato che Seedorf e Inzaghi figureranno a libro paga anche per la prossima stagione) per portare a Milanello il tecnico capace di centrare due finali consecutive di Europa League con la società iberica. A Valencia come in Andalusia ha lavorato bene, l'arrivo in Italia non sarebbe una novità visto che proprio il suo nome era nella lista dei preferiti dal ‘diavolo' già nell'estate scorsa.

Conte e la cantera ‘rossonera' da Nazionale

Un Milan tutto italiano. Il progetto rilanciato dalle parole di Berlusconi è affascinante: da Bertolacci a Immobile, magari Perin tra i pali, va nella direzione dei talenti da valorizzare e della spesa da contenere. Il nome di Antonio Conte non è mai uscito dal radar rossonero: chiusa l'esperienza con la Juventus accettò l'incarico di ct Azzurro ed è proprio questa scelta a limitarne l'orizzonte almeno fino al 2016, anno dell'Europeo in Francia. Difficile ipotizzare che si possa arrivare al braccio di ferro con la Federazione per averlo in panchina.

Suggestione Sarri. Montella, quanto mi costi

L'interessamento a Sarri da parte del Milan ha rispolverato i ricordi legati all'esperienza di Sacchi: l'allenatore dell'Empoli ha dato gioco e personalità a una squadra che ha conquistato la salvezza mostrando di saper andare in campo svestendo i panni della provinciale che ha timore d'imporre i propri schemi. Ai toscani è legato ancora per due anni e, rispetto a un mese fa, la pista s'è raffeddata. Così come per Montella, che riscuote sempre grandi consensi da parte del Milan, ma una clausola di 5 milioni di euro (ovvero, la penale da corrispondere in caso di rottura del contratto fino al 2017 coi viola) e la volontà di non creare frizioni con i Della Valle almeno per adesso tengono l'ex aeroplanino della Roma in stand by.

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