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Milan, Mihajlovic: “Voglio restare, ma non dipende solo da me”

Alla vigilia della sfida contro il Chievo, il tecnico rossonero commenta il cammino della squadra e parla del suo futuro sulla panchina milanese: “Dipenderà dalla valutazione che verrà data al mio lavoro a fine anno”.
A cura di Alberto Pucci
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Sono giorni difficili per Sinisa Mihajlovic. Dopo la striscia positiva che aveva consentito al diavolo di riemergere da un campionato anonimo, la sconfitta con il Sassuolo ha gettato nuovamente nello sconforto presidente, dirigenti e tifosi e dato il via nuovamente alle illazioni sul futuro dell'allenatore serbo. Poco prima della partenza per Verona e della sfida contro il Chievo, l'ex mister blucerchiato ha incontrato la stampa nel quartier generale di Milanello: "Penso che tutti abbiano potuto constatare che i risultati sul campo sono stati diversi dagli ultimi 2-3 anni – ha esordito il tecnico – Abbiamo ampi margini di miglioramento. Contro il Sassuolo abbiamo fatto bene per 25 minuti, poi abbiamo perso le misure e questo non deve succedere. Miei errori? Sicuramente ho sbagliato, ma lo fanno tutti quelli che lavorano e li ho fatti comunque scegliendo sempre per il bene della squadra".

Il bacio di Berlusconi

E proprio i presunti errori di Mihajlovic, sono stati il tema principale di queste ultime settimane. Errori fino a Reggio Emilia mascherati dai risultati e che, dopo la sconfitta al "Mapei", hanno alimentato nuovamente i mugugni del presidente Berlusconi e le voci di un possibile addio a fine stagione: "Ogni volta devo rispondere alle vostre domande sul rapporto tra me e Berlusconi – ha sbottato Mihajlovic – Con il presidente non c'è alcun problema e anche recentemente ci siamo visti, salutati, abbracciati e anche baciati. Il mio futuro? Ho un altro anno di contratto e vorrei restare, ma dipende dalla valutazione che verrà data al mio lavoro alla fine della stagione, così come accade per ogni tecnico. Ho la coscienza pulita,  vado avanti a testa alta e sono sereno. Il nostro campionato non è finito, mancano 30 punti e abbiamo cinque squadre davanti a noi. Il sesto posto? Sta stretto a me così come sta stretto alla squadra".

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