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Milan, meno male che c’è Lapadula: Montella piega a fatica il Crotone

Partita molto difficile per i rossoneri, che non hanno brillato come nelle precedenti occasioni. Alla rete del vantaggio ospite di Falcinelli, hanno risposto Pasalic e, nel finale, l’ex bomber del Pescara. Sull’1-1 Niang si è fatto parare un calcio di rigore.
A cura di Alberto Pucci
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Come già confermato nelle scorse stagioni, il Milan gradisce poco gli anticipi all'ora di pranzo. Davanti all'ultima in classifica, l'undici di Montella ha infatti faticato tantissimo per portare a casa la vittoria. Rispetto alle gare precedenti, i rossoneri hanno messo in mostra un gioco meno convincente. Spesso lenta e imprecisa, la manovra dei milanesi non è mai stata fluida e ha risentito della grave assenza di Giacomo Bonaventura: giocatore che, probabilmente, rientrerà all'Olimpico con la Roma. Nella sfida contro i giallorossi, che verrà giocata senza Kucka squalificato, il Milan dovrà però fare molto meglio di quanto visto oggi a San Siro. A piegare un Crotone orgoglioso, ci ha pensato ancora una volta Gianluca Lapadula. Dopo i gol rifilati ai calabresi nella scorsa stagione, l'ex Pescara ha castigato ancora una volta i rossoblu: autori comunque di una partita più che dignitosa, davanti al palato fine della Scala del Calcio.

Pasalic rimedia allo spavento

Chiamata a confermare il buon momento e la sua striscia positiva di risultati, la squadra di Montella ha trovato subito grosse difficoltà nel bucare la difesa del Crotone: arroccata senza paura davanti al portiere Cordaz. Senza Bacca, non convocato per problemi fisici, il Diavolo ha cercato il vantaggio nel prime due occasioni della gara: Lapadula al 18esimo e Niang tre minuti più tardi. Due lampi nel freddo di San Siro: stadio che è diventato di ghiaccio al 26esimo dopo il vantaggio ospite di Falcinelli, arrivato grazie ad una ripartenza fulminea della squadra di Nicola, che ha approfittato di uno sbandamento della retroguardia milanese. La rete degli ospiti ha inevitabilmente svegliato i rossoneri: fino al gol, poco incisivi. Dopo una buona occasione, capitata sul destro di Niang, a rimettere in sesto la gara milanista è stato Pasalic: decisivo nel colpire il pallone di testa, sugli sviluppi di un corner battuto al 41esimo.

Lapadula butta giù il muro calabrese

Recuperato il risultato sul finire della prima parte di gara, il Milan ha rischiato di ribaltare il match nei minuti iniziali della ripresa. Dopo la carambola non sfruttata clamorosamente da Lapadula, lo stesso ex bomber del Pescara si è conquistato un rigore (discutibile): successivamente sprecato da Niang con una conclusione centrale e a mezza altezza intercettata da Cordaz. Poco preciso in mezzo al campo, dove manca da tempo un giocatore in grado di accendere la luce in queste occasioni, l'undici milanista è andato a sbattere spesso contro il muro calabrese. L'ingresso di Luiz Adriano, al posto di un Sosa davvero inguardabile, ha giustificato l'assedio finale di un Milan molto offensivo ma sempre poco pericoloso dalle parti di Cordaz. L'acuto decisivo del Diavolo è arrivato a pochi minuti dal termine: controllo e tiro vincente di Lapadula, nel cuore dell'area di rigore avversaria. La prima rete a San Siro dell'ex bomber del Pescara, sempre più amato dal pubblico del Meazza, ha così regalato al Milan tre punti inaspettati e decisivi. Il Crotone esce battuto e beffato, ma può comunque ritenersi contento della prova gagliarda messa in mostra a Milano.

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