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Milan, la coppia Lippi-Brocchi pronta per il dopo-Mihajlović

La società rossonera prepara un piano di riserva in caso di allontanamento del tecnico serbo: decisivi i prossimi match.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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In casa Milan si inizia a pensare ad una possibile sostituzione di Siniša Mihajlović. Il tecnico serbo, ufficialmente, è stato confermato dalla società rossonera, ma tutto lascia dedurre che si tratti di una fiducia a tempo: il pessimo inizio di stagione con un rendimento peggio di quello di Inzaghi dello scorso anno, la sconfitta nel derby, l'umiliazione subita dal Napoli a San Siro, la contestazione dei tifosi e la squadra che sembra ormai spaccata, sono tutti banchi d'accusa verso il serbo che sembra destinato a pagare per tutti.

E' pur vero che Siniša Mihajlović è il quarto allenatore consecutivo nel giro di due anni che riscontra le medesime problematiche: e tuttavia, la "ricetta" per cercare di risolvere i problemi sembra passare ancora una volta dall'esonero del tecnico, che resta in una posizione di "congelamento". Fondamentali saranno le prossime partite, contro Torino (in trasferta), Sassuolo, Chievo (in casa) e Lazio (trasferta): quattro match in due settimane, che decideranno il destino del serbo per la permanenza sulla panchina rossonera.

Ma la società, intanto, si muove già per scongiurare il peggio: stando alle indiscrezioni riportate dal Corriere dello Sport, il Milan starebbe già pensando a Marcello Lippi come sostituto del serbo. Lippi sarebbe poi affiancato da Brocchi, attuale allenatore della Primavera rossonera, che gli farebbe da assistente in campo. La coppia potrebbe prendere il posto del serbo in qualunque momento, e questo di fatto potrebbe costituire un elemento di ulteriore pressione sull'ambiente rossonero. Più difficili, invece, le altre ipotesi: tra i liberi, c'è Donadoni ma la piazza difficilmente digerirebbe il "sacrificio" di un'ennesima bandiera. Difficile anche arrivare a Montella: esonerato dalla Fiorentina, il tecnico napoletano ha una clausola rescissoria di cinque milioni di euro. Troppe per le casse rossonere, che ha ancora a libro paga oltre al serbo anche Seedorf ed Inzaghi.

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