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Milan-Juve, qualità al potere: da Zidane e Rui Costa a Pirlo

Qualità: questa sconosciuta. La gara tra Milan e Juve sarà il big match della nona giornata e vedrà contrapposte la prima contro la seconda in classifica ma abbiamo fatto un viaggio nelle rose degli ultimi vent’anni per vedere quanti e quali campioni hanno indossato e si sono sfilati le casacche delle due squadre.
A cura di Vito Lamorte
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Si torna a fare sul serio? La gara tra Milan e Juventus che si giocherà sabato sera allo stadio Meazza di Milano vedrà contrapporsi tra la prima forza del campionato, ovvero la Vecchia Signora, e una delle due inseguitrici, cioè la squadra di Vincenzo Montella. Questa grande classica del campionato italico di calcio non è così importante ai fini della classifica dalla stagione 2011/2012, quando i rossoneri, allora allenati da Massimiliano Allegri, e i bianconeri di Conte si sono contesi lo scudetto fino alla penultima giornata.

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Si tratta di due delle squadre più importanti del panorama calcistico italiano e internazionale per le vittorie conquistate nell'arco della loro storia e per i calciatori che hanno militato con le loro maglie. Da diversi anni le due rose si ritrovano senza aver la qualità che ha fatto sempre parte del loro dna. Abbiamo fatto un viaggio nelle rose degli ultimi vent'anni per vedere quanti e quali campioni hanno indossato e si sono sfilati le casacche delle due squadre.

Zinedine Zidane

Calciatore immenso. Talento calcistico più unico che raro dotato di tecnica sopraffina e grande intelligenza tattica. Abile nei dribbling e nello stop in corsa: Zizou aveva la palla incollata al piede, non la faceva allontanare mai, e l'accarezzava con l'esterno prima di decidere la destinazione. Straordinaria visione di gioco e precisione millimetrica nei passaggi decisivi. Calciava in corsa e da fermo indifferentemente e riusciva ad unire tutto questo ad una grande forza fisica. La BBC lo ha definito il miglior giocatore europeo dell'intera storia calcistica, mentre la FIFA lo ha nominato come miglior giocatore europeo degli ultimi cinquant'anni. È stato incluso dalla rivista World Soccer nella lista degli undici migliori giocatori della storia calcistica.

https://www.youtube.com/watch?v=RtQ5OX4mgk0

Manuel Rui Costa

Quando si parla di trequartisti, negli ultimi tempi, si fanno nomi alquanto discutibili ma ci si dimentica spesso di un calciatore che è stato uno dei simboli, nel calcio moderno, di questo ruolo: Cesar Manuel Cui Costa. Prima alla Fiorentina e poi al Milan il portoghese ha dimostrato di essere tra i migliori trequartisti del mondo. Dotato di grande dribbling, di tecnica sopraffina e di un'eleganza meravigliosa che lo rendeva un discesista più che un calciatore. Con il primo controllo riusciva a mettere gli avversari fuori tempo e lì già c'era una decisone da prendere: fare fallo o lasciarlo andare. Un uomo assist come pochi: nell'arco delle stagioni in cui è stato in campo si è contraddistinto per i numerosi passaggi decisivi più che per i suoi goal. Rui Costa riusciva ad essere il vero raccordo tra la fase difensiva e quella offensiva grazie alla sua visione di gioco e a quell'intuizione che gli ha sempre permesso di servire il compagno smarcato e metterlo nella miglior condizione possibile.

Ricardo Kakà

Palla a Kakà. Progressione, dribbling e tiro in corsa. Raccontato così sembra semplice. Ricardo Izecson dos Santos Leite, noto come Kaká, nel primo periodo rossonero era praticamente inarrestabile. Un calciatore moderno ma con un fisico meno imponente dei super atleti di oggi. Il brasiliano era abile con entrambi i piedi e ha mostrato il suo meglio nei ruoli di trequartista e seconda punta. L'importante era non partire spalle alla porta. Kakà con la palla tra i piedi andava a mille all'ora e la sua migliore annata coincide, probabilmente, con la vittoria della Champions League del 2007 contro il Liverpool ad Atene, edizione in cui realizzò 10 goal.

Pavel Nedved

Un centrocampista offensivo micidiale. Pavel è stato impiegato spesso con successo anche dietro le punte e da seconda punta, vicino ad un centravanti di posizione. Atleta preciso e mai fuori luogo, dotato di un buon dribbling e di un gran tiro dalla grande potenza sia di destro che di sinistro: lui ha sempre sostenuto che tirando di sinistro riusciva ad imprimere più potenza mentre col destro guadagnava in precisione. In effetti, gli highlights gli danno ragione. Nel 2003 gli viene assegnato il Pallone d’oro da France Football con circa 70 punti di vantaggio su Thierry Henry e Paolo Maldini.

Clarence Seedorf

Quando vede bianconero Clarence non ci pensa due volte. L'atleta di Paramaribo è stato uno dei punti di forza del Milan stellare di Carletto Ancelotti. Utilizzato in tutte le posizioni di centrocampo, Clarence è un vero jolly: la sua forza fisica, l'intelligenza tattica e la padronanza nel giocare con entrambi i piedi gli permettevano di essere utilizzato in diversi modi. Calciava da lontano sia di destro che di sinistro e i tifosi juventini rimembrano diversi episodi in cui l'olandese è riuscito ad essere letale. Intelligenza applicata al calcio.

Arturo Vidal

Molto diverso dagli altri giocatori descritti ma da tenere in considerazione per la sua capacità di adattarsi in diverse zone del campo, mantenendo sempre un ottimo rendimento. Si tratta di una delle qualità di Arturo Vidal che lo hanno reso un giocatore unico per duttilità tattica. Nel corso della sua breve carriera ha già ricoperto il ruolo di difensore centrale di una linea a quattro e a tre, esterno di centrocampo, mediano davanti alla difesa, trequartista, e addirittura in alcune occasioni seconda punta. Negli anni alla Juventus ha dimostrato di essere un centrocampista di livello internazionale e anche le medie realizzative lo dimostrano. Il cileno riesce sempre a inserirsi nelle difese avversarie in modo perfetto, sa calciare con entrambi i piedi e possiede un buon dribbling. Dotato di una fisicità imponente è molto importante anche nella fase di rottura. Non sta attraversando un buon periodo al Bayern.

Andrea Pirlo

Dulcis in fundo: Andrea da Brescia. Lui è l'uomo che mette tutti d'accordo. Milanisti e juventini, ma non solo. Questo ragazzo è davvero un calciatore unico: carattere ed esperienza da vendere, tecnica cristallina e cervello oltre il normale. Pirlo ha sempre fatto cose che non tutti sono in grado di vedere e questo lo ha reso per una decina d'anni uno dei centrocampisti più forti del mondo. Un destro che in molti hanno invidiato per le traiettorie che riusciva a dare al pallone: da fermo, in corsa, al volo. Pirlo è stato il faro del centrocampo del Milan, prima, e della Juventus, poi.

https://www.youtube.com/watch?v=baf8SjA3iRc

Ha iniziato giocando da trequarti e poi è stato retrocesso davanti alla difesa dove è diventato un vero top player. Da qualche anno ha iniziato a calciare da fermo come Juninho Pernambucano, colpendo la palla con le tre dita del piede e facendola sollevare e scendere rapidamente sfruttando il cosiddetto "effetto Magnus", mettendo da parte le sue meravigliose parabole con l'interno collo. Una delle critiche che gli sono state mosse, da sempre, riguarda la scarsa velocità ma possiamo dire assolutamente che riesce a recuperare grazie alla perfezione e alla facilità con cui riesce a far girare il pallone e calciare in porta.

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