Milan-Juve: 5 anni dopo esulta anche Muntari nello spogliatoio rossonero
A distanza di 5 anni da uno dei più famosi gol fantasdma della storia della Serie A, Sulley Muntari festeggia negli spogliatoi la vittoria del Milan sulla Juventus. E' accaduto subito dopo la fine del match di sabato sera quando a San Siro i rossoneri hanno smontato la corazzata bianconera grazie alla rete decisiva di baby Locatelli, il predestinato del nostro calcio. Un 1-0 condito da un altro gol che ha fatto molto discutere, questa volta a parti invertite con la rete di Pjanic (regolare) ingiustamente annullata da Rizzoli.
Correva il giorno 25 febbraio del 2012, una data a suo modo storica nelle sfide del derby d'Italia che tanto divide i tifosi tra colori bianconeri e rossoneri. In quella partita, il protagonista negativo fu Sulley Muntari che segnò a Gigi Buffon un gol clamorosamente evidente, per tutti ma non per l'arbitro d'allora, Tagliavento che non si avvide della sfera ben oltre la linea di porta. Un errore che scatenò feroci polemiche durante e dopo la partita soprattutto da parte del Milan. Un errore capitale che segnò il destino del campionato e che aprì le porte al ciclo Antonio Conte.
Oggi, Sulley Muntari non fa più parte del clan rossonero ma davanti al successo dei propri ex compagni contro la rivale di sempre, ha voluto comunque unirsi ai festeggiamenti che hanno esaltato la Milano rosonera. Anche perché per il centrocampista ghanese è andata in scena una sorta di vendetta fredda. Il gol di Pjanic direttamente su punizione sul risultato di 0-0 era regolare. Gol annullato invece da Rizzoli per aver visto ingiustamente Bonucci partire in fuorigioco quando il difensore era in linea con gli avversari.
Così, ecco a fine partita l'inconsueta presenza nello spogliatoio milanista di Muntari che esulta e gioisce insieme ai compagni, mentre per un altro protagonista del big match non è cambiata alcuna scena. Si tratta di Max Allegri, nel 2012 beffato dallo sbaglio di Tagliavento quando era sulla panchina del Milan, oggi dall'errore di Rizzoli mentre siede su quella bianconera.
