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Milan-Inter, Torres: “Un gol nel derby, gara che ho sempre sognato giocare”

El nino è l’uomo più atteso della sfida di San Siro. Inzaghi gli consegna le chiavi dell’attacco, toccherà a lui mettere sotto tiro la difesa dell’Inter… sperando che il derby lo aiuti a sbloccarsi.
A cura di Maurizio De Santis
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E' l'uomo più atteso del derby da parte dall'altra metà del cielo di Milano, quella rossonera. Fernando Torres, l'uomo venuto da Londra (sponda Chelsea) a Milano. La punta di spessore internazionale, per tecnica ed esperienza, che Pippo Inzaghi ha piazzato al centro dell'attacco. Da un attaccante all'altro… questione d'età che tradisce l'attuale tecnico del ‘diavolo': potesse scendere in campo, saprebbe lui come spingere lo spagnolo, fargli da spalla, duettare negli ultimi sedici metri, quelli che erano terra di conquista e di caccia. E allora, vai, ‘nino' fa il tuo mestiere. Fa gol, porta in dote punti pesanti e rilancia le ambizioni del Milan in campionato. Allo Stamford Bridge c'era poca fiducia nei suoi confronti: con Mourinho non c'è mai stato feeling, l'arrivo di Diego Costa gli ha chiuso definitivamente le porte. Inzaghi crede in lui e questa sera gli consegna i galloni di bomber vero, piazzandolo al centro dell'attacco rossonero perché spezzi l'incantesimo e riprenda a bucare difese, portieri, reti. Lui, el nino, ce la metterà tutta. Tant'è che nell'immediata vigilia della sfida con l'Inter di Mancini (che in Inghilterra ha incrociato da avversario, quand'era al timone del Manchester City) scalda i muscoli e la fantasia dei tifosi.

La carica sembra quella giusta, le buone intenzioni non mancano e nemmeno la determinazione del campione. L'aria del derby pare fatta apposta per lui: la respira e si rivitalizza. "Milan-Inter è la sfida che ho sempre sognato di giocare – ha ammesso ai microfoni di ‘Milan Channel' -. Ho cercato subito ad agosto sul calendario la data di questa partita". Nemmeno il tempo di mettere piede nell'ambiente milanista e già ha capito allora quanto possa essere importante una gara del genere… "Appena sceso dall’aereo, i tifosi rossoneri mi continuavano a chiedere di segnare e di vincerla". Tocca a te, nino…

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