Milan, Galliani entusiasta: “Soddisfatti di Pippo e della squadra. Honda? Uno spettacolo”
Il "day after" del Bentegodi di Verona è dolce, nonostante sia lunedì e nonostante l'impegno "burocratico" in Lega Calcio. Arrivato nella sede milanese di via Rosellini, Adriano Galliani si è intrattenuto volentieri con i cronisti presenti per parlare dell'ottimo momento dell'undici di Filippo Inzaghi: "Siamo molto soddisfatti di come stiano andando le cose – spiega l'ad rossonero – Insieme al presidente, siamo contenti di Pippo Inzaghi e della vittoria che la squadra ha saputo cogliere a Verona. Ho parlato con Pippo anche stamattina, ci sentiamo spesso. Grazie a lui, c'è un'atmosfera diversa. La vicinanza di Berlusconi è fondamentale, anche ieri ha chiamato il tecnico 10 minuti rima dell'inizio per fargli l'in bocca al lupo". Il Milan di queste prime sette giornate ha due volti: quello indemoniato del suo allenatore e quello del "Samurai", Keisuke Honda. Anche per il giapponese, ex Cska Mosca, Galliani ha parole dolci come caramelle: "Il suo è stato un problema d'ambientamento – afferma Galliani – Anche Platini ci mise un po' per diventare quello che è diventato. Keisuke sta facendo un campionato fantastico e un filotto di gol impressionante. E" stato, e sarà, un giocatore importante per noi".
Lode al Faraone – Dopo aver elogiato Honda e scusato Fernando Torres ("E' a Milano da poco, diamogli tempo di ambientarsi"), Adriano Galliani ha coccolato anche El Shaarawy: "Stephan è uno dei nostri gioielli, ed è stra titolare – commenta il dirigente milanista – Ora sta bene e potrà aiutarci. E' perfetto perché sa fare la doppia fase di gioco e, insieme a Honda, compone una coppia di esterni super. Il labiale di Verona? Non ha detto niente di strano, era un'imprecazione che ha fatto a se stesso". Ancora poche settimane, e lo "squalo" del mercato rossonero comincerà a nuotare in acque agitate. Questo Milan non è perfetto e Adriano Galliani lo sa. A gennaio, quindi, il Diavolo proverà a farsi il "lifting" e a cercare di rinforzarsi: "So bene dove dobbiamo rinforzarci, ma non ve lo dico – scherza – Khedira? Andrebbe bene ma guadagna troppo. Al momento siamo anche in troppi, due giocatori andrebbero ceduti". L'ultima battuta dell'ad milanista è stata per il decreto stadi: "L'opionine del nostro club è quella già espressa in assemblea. Non capiamo perché una società che paga le tasse e paga l’IRAP, debba pagare anche per quello che succede fuori dagli stadi. Seguendo questo nuovo criterio, chiunque avesse bisogno di forza pubblica dovrebbe ricevere una fattura".