Milan-Barcellona da favola con la Pulce e il Faraone
Non è andata benissimo al Milan nei sorteggi degli ottavi di finale di Champions League. Trovare – ancora – il Barcellona sul proprio cammino europeo sarà sì uno stimolo ulteriore ma rappresenta anche l'ostacolo più ostico che i rossoneri dovranno affrontare. Tanti i precedenti (anche recenti) e i confronti tra i due club che si confrontano in Europa per la 15a volta in un testa a testa che oramai è diventato un ‘Clasico da Champions': con le prossime sfide saranno infatti in totale sei le partite tra rossoneri e azulgrana in poco più di un anno solare, dopo le 4 partite della scorsa edizione (2 nel girone iniziale e 2 ai quarti).
Ma quella di quest'anno sarà a tutti gli effetti una sfida unica, perchè sarà la prima volta che si assisterà allo scontro diretto tra Leo Messi e Stephan El Shaarawy.
Eppure, dicevamo, i numeri di El Shaarawy ‘reggono' in questa prima parte di stagione anche se avvicinati a quelli del numero 10 del Barcellona. Il Faraone è in testa alla classifica marcatori della Serie A, così come Leo Messi guida la graduatoria dei Pichichi di Liga. El Shaarawy ha giocato sempre da titolare le partite del Milan, divenendo di minuto in minuto il punto centrale del gioco rossonero. Così come Leo Messi si è confermato l'elemento cardine del Barcellona attorno al quale si plasmano schemi e tattiche.
Anche dal punto di vista dell'incisività, El Sharaawy non sfigura per nulla, anzi. Se Messi segna con una media-gol di una rete ogni 70 minuti circa, il rossonero ha centrato la porta avversaria ogni 110 minuti di gioco.
Non solo: El Sharaawy come Messi è andato a segno in ogni competizione fin qui disputata con la maglia milanista e si è guadagnato i galloni da titolare nella Nazionale maggiore di Prandelli bruciando le tappe (e gli avversari) in Under21.
El Shaarawy però ha qualcosa in più: al contrario della Pulce che tutto ha fatto e tutto fa vedere, l'italo-egiziano ha enormi margini di miglioramento. Il centravanti del Milan sta iniziando la propria parabola, si è solamente all'inizio. L'anno passato è stato costretto all'apprendistato per le presenze (ingombranti) di Cassano e Ibrahimovic, autentici oligarchi dell'attacco rossonero.
Oggi – stando anche alle dichiarazioni rese da Adriano Galliani – proprio grazie alla nuova politica del Milan, Stephan El Shaarawy ha avuto la possibilità (colta al volo come solo i grandi campioni sanno fare) di mostrare le proprie doti. Ha solo 20 anni e guida un plotone di Under23 che promettono un futuro radioso per il calcio italiano. E come il Barcellona ha fatto in passato con Messi, oggi il Milan è pronto a costruire attorno al Faraone il proprio progetto per tornare competitivo e vincente in Italia e in Europa.
Passando proprio dal confronto diretto degli ottavi di finale di Champions League.
Eccoli i due Fenomeni a confronto:
Leo Messi (24-6-1987) 27 presenze stagionali, 35 gol e 9 assist. 90 reti nell'anno solare 2012, 25 reti (capocannoniere) nell'attuale Liga dominata dal Barcellona solitario al primo posto e 5 in Champions. Media-gol: 1 rete ogni 70 minuti di gioco
Stephan El Shaarawy (27-10-1992), 26 presenze stagionali, 17 gol e 4 assist. Capocannoniere della serie A con 14 gol e 2 reti in Champions League (debutto assoluto). Media-gol una rete ogni 110 minuti di gioco.