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Milan – Barcellona 4-0, il video: Dejan Savicevic incanta l’Europa con un gol da genio

18 Maggio 1994, Dejan Savicevic si consacra nel cuore dei rossoneri regalando la coppa dei campioni al Diavolo con una prestazione perfetta coronata da un gol capolavoro.
A cura di davide
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Il "Genio", così venne ribattezzato quel dì. Un'invenzione da brividi, una giocata tirata fuori dalla lampada con una leggerezza, una facilità assurda. Un tocco vellutato che finisce dove Zubirreta non può proprio arrivare, un colpo, come direbbe Fabio Capello, proprio alla Savicevic.

18-Maggio-1994, Cornice: Atene. Protagonisti: due squadre che dominavano il palcoscenico europeo. Da una parte c'era il Diavolo, sotto le dipendenze di Fabio Capello, che in cinque anni vinse 4 scudetti (dal 1991 al 1995). Un Milan che aveva perso lungo la strada i tre tulipani Gullit, Rijkaard e il cigno di Utrecht Marco Van Basten, ma che aveva trovato una serie di giocatori che da lì a poco si sarebbero ritagliati un ruolo da protagonisti nel pianeta calcio: Paolo Maldini, Daniele Massaro, Christian Panucci, Demetrio Albertini più i nuovi innesti il croato Zvone Boban, Marcel Desailly e lui,  il "Genio" il funambolico regista montenegrino Dejan Savicevic.

Dall'altra, c'era quel Barcellona guidata da Joah Cruijff, artefice di quell'Olanda delle Meraviglie che in cantò il mondo negli Settanta e che fu l'inventore del cosi detto "calcio totale" che tanto stupiva pur vincendo poco. Nei blaugrana, quell'anno militavano Pep Guardiola (attuale allenatore del Barcellona), il bulgaro Hristo Stoichkov, Ronald Koeman e il fenomeno brasiliano Romario che ragalava vittorie su vittorie a passi di samba.

Il match appariva come un vero e proprio scontro tra titani. Il Barcellona era tanto forte da esser ribattezato Dream Team, il Milan partiva con un handicap di non poco conto: in difesa mancavano sia Baresi che Costacurta e Cruijff era così sicuro di vincere che la sera prima della gara si fece fotografare già con la coppa dei campioni tra le mani. Ma le cose andarano ben diversamente da come se le aspettava il tecnico olandese.

Il diavolo fu una macchina perfetta, non sbagliò nulla e non concesse un metro ai blaugrana, e in più quella sera il genio era particolarmente ispirato. Al 22′ è da una sua invenzione ceh arriva il primo gol. Il montenegrino scombussola la difesa del Barca dalla destra, entra "in the box" con la palla incollata al sinistro e a tu per tu con Zubizarreta anzicchè battere a rete di destro pennella un pallone che Massaro deposita in rete. Il Milan è in vantaggio, il Barca è tramortito. Sullo scadere del primo tempo è Donandoni a bucare la difesa dei catalani sulla destra, palla dietro per l'accorrente Massaro  che targa la sua doppietta e incrementa il vantaggio del Diavolo. 2-0, Barcellona è alle corde!

Nella ripresa, Savicevic sale sugli scudi e corona la partita perfetta con un capolavoro assoluto. Albertini allarga sulla destra, Nadal sembra in vantaggio e prima di spazzare fa rimbalzare il pallone. Dejan gli si para davanti e forse con un piede un pò troppo alto lo anticipa. La palla s'impenna e scavalca Nadal, Savicevic è più veloce del difensore del Barcellona lascia rimbalzare il pallone e di piatto sinistro lascia partire una parabola che sembra esser disegnato con un compasso. Zubizarreta è attonito, prova con un colpo di reni ma la parabola è troppo arcuata, troppo perfetta per poter esser intercettata. Il pallone, nel silenzio di uno stadio ammutolito per la giocata, s'insacca nel "sette" e sigla il 3-0. Il Genio annichilisce lo stadio, il Dream Team e il superbo Cruijff. Il Barcellona è alle corde, il Milan sul tetto d'Europa, Savicevic negli annali del calcio!

I Catalani andranno definitivamente al tappeto quando Desailly calerà il poker sfruttando l'ennesima giocata del Genio che dopo aver addomesticato in area su lancio di Albertini, aveva inesorabilmente colpito il palo. Il 18 Maggio 1994, Dejan Savicevic scrisse il suo nome a caratteri cubitali nel cuore rossonero zittando quelle inutili voci di chi sosteneva che lui fosse dannoso per il Milan per il suo esser così discontinuo ma da quel giorno in poi nessuno più mai osò metter in discussione il Genio, Dejan Savicevic.

Davide Pecchia

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