Milan, attesa infinita: per il nome dell’allenatore, occorre aspettare il primo luglio
In attesa che Silvio Berlusconi completi la sua degenza e che torni "operativo", il popolo rossonero si nutre di indiscrezioni e "rumors": relativi al passaggio di proprietà, alla scelta del nuovo allenatore e ai possibili colpi di mercato. Dalle parti di Milanello tutto è ancora in sospeso, nonostante il lavoro "oscuro" di Sal Galatioto (che presenterà a Berlusconi i documenti per la firma nel giro di pochi giorni) e quello di Adriano Galliani che, probabilmente in accordo con l'uomo dei cinesi, sta cominciando a parlare con il nuovo allenatore e a sondare il mercato. Il primo nome che verrà svelato, però, sarà inevitabilmente quello del nuovo tecnico. Se sarà Cristian Brocchi, oppure Marco Giampaolo o addirittura un terzo "outsider", lo sapremo soltanto il primo luglio: a pochi giorni dal raduno di Milanello e (guarda caso) a poche ore dal presunto termine dell'esclusiva per la cordata cinese.
L'addio di Menez
Il nuovo Milan ripartirà, dunque, da un nuovo assetto societario e tecnico. Arriveranno nuovi giocatori e saranno molti quelli che lasceranno Milanello: soprattutto nel reparto offensivo. Tra questi anche Jeremy Menez è ad un paddo dall'addio. Autore di una prima buona stagione con il Milan di Filippo Inzaghi, il francese ha avuto una seconda annata tormentata dal mal di schiena e conclusa con pochissime presenze in campo. Un lento declino che, come ha confermato il suo agente, lo ha portato a prendere la decisione di lasciare Milano: "E' ancora rossonero, perché ha un anno di contratto – ha dichiarato Jean-Pierre Bernès, in un'intervista rilasciata a Radio Europe1 – Penso però che lascerà il club durante questa estate. Il suo futuro? Ci rifletteremo più avanti e valuteremo quali soluzioni e proposte interessanti ci saranno. Un ritorno in Ligue 1? Perchè no…".