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Milan, Abbiati: “Inzaghi ha un entusiasmo contagioso. Ma non siamo da Champions”

Il portiere rossonero elogia il lavoro del neo tecnico ma sa anche che serviranno altri innesti per rendere la squadra competitiva. Applausi anche per i giovani, El Shaarawy e Balotelli ritornato con grandi motivazioni.
A cura di Alessio Pediglieri
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Christian Abbiati analizza la situazione rossonera a poche settimane dall'inizio della nuova stagione che vedrà il debutto assoluto di Filippo Inzaghi su una panchina di Serie A e di un Milan che dopo tantissimo tempo affronterà un anno senza avere le Coppe europee ma solamente il campionato e la Coppa Italia. Complice la deludente ultima annata che ha visto il club rossonero restare ai margini della Zona Europa accontentandosi di un ruolo d'assoluto comprimario. Oggi però il vento è cambiato: Seedorf non più il tecnico della squadra, la rosa ha subito mutamenti tra cessioni e acquisti che continueranno a smuovere il mercato fino a fine agosto e l'ambiente sembra essere più sereno anche in dirigenza dove appaiono appianate le divergenze tra Barbara berlusconi e Adriano Galliani che hanno avuto negative ripercussioni sui recenti risultati sportivi.

Inzaghi, marchio di garanzia

"Inzaghi invece ha un entusiasmo pazzesco e contagioso, lo seguiamo in blocco. Sono i passi giusti per ripartire, se tutti mantengono l'entusiasmo di Inzaghi allora faremo bene. A me il suo modus operandi non stupisce, lo conosco da tempo e so che è molto maniacale in quel che fa. E' giusto aver già messo delle regole, anche piccole, perché p così che si riparte. Inzaghi è un esempio, è il primo a mettere in pratica ciò che chiede alla squadra. Le regole vanno rispettate e vale per tutti: altrimenti si finisce in tribuna"

Un Milan da quarto posto

"Champions? Per adesso non siamo da primi tre posti, se però non partissimo come nelle ultime due stagioni non sarebbe male. Non so spiegarmi il perché del tracollo dell'anno scorso, impossibile fare solo 22 punti nel girone d'andata. Per la prima volta in carriera mi portavo il lavoro a casa, è stato terribile, stavo male.Nessuno dei 30 in rosa ha dimostrato di essere da Milan. Con Seedorf si è creata una situazione strana, abbiamo giocato una seconda parte di buon livello ma hanno influito altre questioni credo, che però non riguardano lo spogliatoio

Balotelli, i giovani e El Shaarawy

"Balotelli è arrivato con entusiasmo, dopo un Mondiale così brutto è normale che possa scattare qualche meccanismo: vorrà dimostrare che le cose stanno diversamente rispetto a com’è andata in Brasile. Balotelli combina qualche marachella ma è bravo e se dà il massimo può essere decisivo. utti i giovani della primavera si impegnano molto e hanno voglia di Milan, anche se su certi aspetti vanno un pochino guidati. El Shaarawy, se trova la cattiveria di un tempo allora può far bene."

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