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Miha: “Milan bollicine. Champagne o gassosa? Vediamo col Palermo”

Il tecnico rossonero chiede ai suoi ragazzi di dare continuità al successo nel derby nella difficile trasferta di Palermo.
A cura di Marco Beltrami
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Entusiasmo alle stelle in casa Milan dopo il successo nel derby. La netta vittoria contro i nerazzurri ha riportato serenità nello spogliatoio dei rossoneri chiamati a confermarsi sul campo del Palermo nel turno infrasettimanale. Sinisa Mihajlovic poche settimane fa aveva chiesto ai suoi un girone di ritorno di rivincite e vendette, e per ora sta trovando risposte positive. Guai però a presentarsi al Barbera con leggerezza, perché si vanificherebbe quanto fatto anche contro l’Inter.

Champagne o gassosa?

Un messaggio chiaro che Mihajlovic ha ribadito in conferenza stampa: “L’ho detto subito alla squadra: se non si farà bene a Palermo nessuno si ricorderà più del derby. E’ stata una partita che ci è servita per farci migliorare in fiducia e consapevolezza, certo, ma occorre dare continuitè. Servono ancora voglia di vincere e cattiveria. Sento parlare di Champions, ma ci vuole più equilibrio”. Di certo la vittoria nel derby non deve essere dimenticata, ma bisogna  sfruttarla per prendere una bella rincorsa verso la risalita in classifica. Il Milan secondo Mihajlovic si è “stappato”, ora bisognerà capire cosa c’è dentro la bottiglia: “La vittoria nel derby dovrebbe fare l’effetto di una bottiglia stappata. Vedremo se dentro ci sarà champagne, prosecco o gassosa”. 

Obiettivo Europa League (per ora)

Si è parlato tanto degli obiettivi stagionali del Milan. Il tecnico mantiene un profilo basso e guarda la classifica: “Non basta una partita per essere da Champions, per adesso siamo da Europa League. Poi, continuando a giocare così, con altre 16 partite a disposizione, più in là ci potremo anche pensare. Il derby ha portato 3 punti, non 6”.

Vivere alla giornata

Il futuro del Milan per ora è a Palermo. Dove bisognerà trovare i 3 punti anche per raffreddare ulteriormente la panchina di Mihajlovic che come confermato da Berlusconi, dipende inevitabilmente dai risultati: “Berlusconi? Ha ragione lui quando dice che i tecnici dipendono dai risultati. Serve equilibrio. Perché quando vinci sei un bel ragazzo, e quando perdi sei una "testa". E io voglio continuare a essere un bel ragazzo. Il mio futuro per ora è a Palermo, i conti si faranno alla fine. Non ho mai temuto per la mia panchina, perché non ci si può fasciare la testa prima di romperla. Sono sempre stato sereno, non ho mai mostrato segni di nervosismo. Ho la coscienza a posto”.

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