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Argentina, Messi rinuncia al premio di miglior giocatore della Copa America 2015

Un’altra finale persa per Leo Messi con la nazionale argentina. Il paragone con Maradona non regge per questo. Diego con compagni meno forti rispetto a quelli di Leo giocò due finali Mondiali, e una la vinse nel 1986.
A cura di Alessio Morra
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La scorsa notte il Cile per la prima volta ha vinto la Copa America, al termine di una finale infinita la ‘Roja’ ha piegato dopo i calci di rigori la super favorita Argentina, che è stata tradita da Higuain e Banega. Ma sul banco degli imputati assieme al CT Martino, ci va anche anche Leo Messi, che un’altra volta è stato pesantemente bocciato dopo una grande manifestazione. Il Pallone d’Oro probabilmente a fine anno lo vincerà per la quinta volta, ma la ‘Pulce’ ancora una volta esce sconfitto dal confronto (a distanza) con Maradona, il mito assoluto che sembra sempre inarrivabile.

Una delusione immensa per Messi che in un anno ha perso la sua seconda finale con la Nazionale. Prima il Mondiale e poi la Copa America per la "pulce" che, secondo quanto riportato dal "Mundo Deportivo" al termine della sfida tra il Cile e l'Argentina avrebbe rifiutato il premio di miglior giocatore del Torneo. Una scelta che ha lasciato di stucco l'organizzazione che ha dovuto in fretta e furia smontare il palco allestito per consegnare il riconoscimento al giocatore. A conferma di questo ci sarebbero anche immagini di "BeIN Sports" che immortalerebbero proprio gli addetti ai lavori alle prese con la rimozione del tutto.

Lo scorso anno il Mondiale brasiliano di Messi fu stranissimo. Nella fase a gironi riuscì a segnare i suoi primi gol in un Campionato del mondo al terzo tentativo, ma dai quarti in poi il numero 10 allora di Sabella fu un fantasma. Anonime le prestazioni contro Belgio e Olanda e praticamente mai in partita nella finalissima con la Germania. In Copa America, con il ‘Tata’ Martino in panchina, Messi ha cambiato ruolo, perché la Seleccion gioca anche per suo volere con il 4-3-3. Dopo un avvio non eclatante, Messi delizia contro il Paraguay, ma in finale scompare. Al 5’ regala un pallone delizioso all’amico Aguero, poi non fa più nulla. Leo si rivede al 92’ quando dà il là all’azione più pericolosa di tutta la partita dell’albiceleste. Poi nuovamente il nulla fino ai calci di rigore, in cui è stato l’unico dei suoi che è riuscito a superare Bravo.

Nel day after della finale sono ritornate in auge le parole che hanno accompagnato Messi negli ultimi anni, di sconfitte con l’Argentina. C’è chi dice che Leo non sia troppo argentino, non senta le partite dell’albiceleste come quelle del Barcellona. In poche parole sarebbe ‘troppo europeo’. Buttargli la croce addosso sarebbe sbagliato e inutile, però Messi con la propria nazionale è completamente un altro calciatore e il paragone con Maradona, l’immenso e ingombrante mito da dover raggiungere, per ora ancora non regge. Perché Diego con l’Argentina, con compagni meno illustri di quelli di Messi, è riuscito a centrare risultati fenomenali. Leo può comunque consolarsi perché avrà ancora altre opportunità per poter vincere con l’Argentina.

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